Cambiamento climatico e ambiente

Acqua: depuratori come ‘bioraffinerie urbane’ per recuperare risorse idriche e materiali

1 April 2021 | Scritto da La redazione

Al via il Gruppo di lavoro per promuovere la gestione circolare delle risorse idriche

Trasformare gli impianti di depurazione in vere e proprie “bioraffinerie urbane”, in grado di estrarre dai liquami e dai fanghi di depurazione risorse idriche e materiali da utilizzare in altri settori economici, come ad esempio l’agricoltura (acqua per l’irrigazione, fertilizzanti, etc.), o per la produzione di  energia (ad esempio biometano). La proposta è contenuta in un documento messo a punto da un Gruppo di Lavoro composto da ENEA, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Università di Bologna e presentato al webinar “Il ciclo dell’acqua e l’economia circolare”. Obiettivo del documento è di promuovere una strategia nazionale di gestione delle acque reflue nell’utilizzo delle risorse idriche, in linea con le direttrici del Recovery Plan e per la transizione verso un modello di economia circolare.

 

L’importanza dell’acqua. Sotto l’impulso dei più recenti rapporti della Commissione Europea e delle principali organizzazioni internazionali, che sottolineano la necessità di sviluppare adeguate misure finalizzate ad agevolare la transizione dal modello di economia lineare verso un modello di economia circolare in grado di valorizzare un uso efficiente delle risorse, il Gruppo di lavoro mette al centro delle sue attività la gestione della risorsa più preziosa, indispensabile per la vita e per tutte le attività dell’uomo, l’acqua.

La scarsità d’acqua, infatti, costituisce già oggi un problema grave per alcuni Stati dell’Unione Europea. Secondo la Commissione Europea, almeno l’11% della popolazione europea e il 17% del suo territorio sono stati colpiti da scarsità d’acqua, situazione destinata ad aggravarsi a seguito dei cambiamenti climatici. Per favorire, quindi, l’utilizzo di fonti alternative di acqua, di recente il Parlamento Europeo ha approvato il nuovo Regolamento sul riutilizzo delle acque reflue. Nei tre anni previsti per la sua effettiva entrata in vigore dovranno essere risolti importanti nodi strategici che interesseranno l’intera filiera idrica.

 

“L’economia circolare può rappresentare l’elemento chiave per una nuova gestione delle acque reflue, a fronte di una sempre minore disponibilità della risorsa idrica dovuta ai cambiamenti climatici ed all’attuale contesto normativo ed economico”, sottolinea Luigi Petta, responsabile del Laboratorio ENEA di Tecnologie per riuso, riciclo, recupero e valorizzazione di rifiuti e materiali.

Il gruppo di lavoro si propone di sviluppare anche studi, programmi e linee guida a supporto delle pubbliche amministrazioni e per creare opportunità di sviluppo dei territori.

 

Il webinar. Le presentazioni del webinar sono disponibili al seguente link:

https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/gruppo-di-lavoro-per-la-gestione-circolare-delle-risorse-idriche/

La redazione
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