Cambiamento climatico e ambiente

Air Break per ridurre l’inquinamento atmosferico

27 July 2020 | Scritto da La redazione

FBK partecipa al progetto coordinato dal Comune di Ferrara. La sperimentazione prevede una strategia basata sulla raccolta di dati e sulla collaborazione dei cittadini, integrando una serie di importanti investimenti e realizzazioni infrastrutturali.

Le città sono spesso delle vere e proprie conche in cui l’inquinamento atmosferico rimane e si accumula. Secondo l’ultimo report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, infatti, è il rischio ambientale più importante per la salute umana. Guardando ai dati relativi al 2019, la Pianura Padana è considerata una delle aree più inquinate dal mondo con alti livelli di inquinanti come CO e NO2, e numeri comparabili alle più grandi metropoli globali. Nell’area padana, la città di Ferrara è tra le più colpite, con conseguenze gravi sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini. Per affrontare questo problema la Fondazione Bruno Kessler parteciperà al Progetto Air Break, finanziato nell’ambito del Programma Europeo Urban Innovative Actions, iniziativa della UE che fornisce alle aree urbane risorse per testare soluzioni innovative e sperimentali.

 

Il Progetto Air Break. Tramite soluzioni audaci e innovative il Progetto Air Break mira a ridurre l’inquinamento atmosferico del 25% in aree selezionate della città e ad affrontare questioni correlate, come i problemi di pendolarismo, la mancanza di spazi verdi urbani e la mancanza di informazioni aggiornate sulla qualità dell’aria. La sperimentazione prevede una strategia basata sulla raccolta di dati e su un approccio incentrato sulla partecipazione dei cittadini e integrando una serie di importanti investimenti e realizzazioni infrastrutturali.

Nello specifico i suoi obiettivi principali sono: aumentare le conoscenze sulla distribuzione dell’inquinamento atmosferico in città, e sulla base di queste attuare una serie di azioni volte a ridurlo drasticamente con nuove strategie basate sulla natura, puntando su mobilità sostenibile e piste ciclabili, incrementando le aree verdi; sensibilizzare i cittadini sui problemi di salute ambientale in relazione all’inquinamento atmosferico, aumentando la loro partecipazione attiva per indurre un cambiamento comportamentale; promuovere il modello integrato AIR BREAK come esempio di alleanza tra cittadini e amministrazione in Italia e in Europa.

 

Una competizione all’ultimo progetto. Per il Progetto Air Break sono stati stanziati 5 milioni di euro, di cui l’80% finanziato dall’Unione Europea. La grande disponibilità di risorse economiche per questo Programma Europeo ha fatto sì che la competizione per il finanziamento fosse davvero serrata. Infatti, delle 222 proposte, inoltrate dalle città dei 23 Stati membri dell’UE, soltanto 11 progetti sono stati selezionati, rappresentano meno del 5% del totale dei candidati. “Sono poche le città italiane che possono vantare la vittoria di un Bando UIA – sottolinea l’Assessore Balboni – e finalmente, dopo tanti anni di tentativi delle scorse amministrazioni, anche Ferrara può annoverare questo vanto e questo importante risultato”. Dopo un processo di valutazione molto competitivo (solo 14 proposte sono state individuate per la valutazione operativa), questi 11 progetti sono stati selezionati per la loro innovatività e per la loro capacità di stabilire solidi partenariati locali con il giusto mix di partner complementari, in vista di sperimentazioni con progetti pilota.

 

Ferrara quindi, tra le 11 autorità urbane europee selezionate, ha l’opportunità di sperimentare soluzioni innovative, smart e sostenibili per affrontare le principali sfide legate al tema della qualità dell’aria. Il Progetto promuove ampiamente l’integrazione di obiettivi e azioni in maniera trasversale e integrata con un notevole coinvolgimento del settore privato (grandi imprese e PMI), istituti di istruzione e ricerca e stakeholder territoriali a livello locale e regionale. Attraverso un approccio olistico – totale, che comprende più settori della vita umana – e dal basso verso l’alto, Air Break coinvolgerà i cittadini e le parti interessate ad andare oltre la raccolta di dati sulla qualità dell’aria e il relativo approccio di monitoraggio; verranno attuate azioni concrete per trasformare le “zone scure ad alta emissione” in “zone salutari a verde aumentato”. Il progetto pone la sua innovazione nell’integrazione di soluzioni complementari: conoscenza approfondita dell’inquinamento atmosferico, modelli innovativi per incentivare il pendolarismo pulito e la mobilità dolce. Le soluzioni pongono al centro la natura e modelli smart per ridurre gli inquinanti atmosferici, accompagnati da un approccio di co-creazione e meccanismi premiali per i cittadini virtuosi.

Da Comunicato stampa di FBK

 

 

 

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