Cambiamento climatico e ambiente

Economia e politica della sostenibilità, un quadro in chiaro scuro

10 November 2020 | Scritto da Nicholas Chilese

Un approfondimento con Walter Sancassiani, fondatore di Focus Lab e da trent’anni a fianco di imprese ed enti pubblici nella transizione verso la sostenibilità.

Quello della sostenibilità nelle sue sfaccettature, economica politica e sociale, è un tema necessariamente all’ordine del giorno di cui la maggior parte delle aziende e degli enti inizia a rendersi conto solo negli ultimi anni sull’onda delle emergenze climatiche e ambientali sempre più evidenti. Ma già da decenni se ne parla e non mancano le iniziative delle imprese e degli enti pubblici su scala globale, continentale e nazionale. Saranno sufficienti per invertire la tendenza? Ne abbiamo parlato con Walter Sancassiani.

 

La carriera. Walter Sancassiani si occupa di sostenibilità dai tempi dell’Università, inizia con attività di divulgazione e sensibilizzazione su testate locali per poi specializzarsi nel campo del green management. Il suo percorso imprenditoriale prende il via a Milano con la prima azienda attiva nell’ambito di progetti europei sulla sostenibilità, pochi anni fonda Focus lab, società che oggi vanta ormai vent’anni anni di attività con una specializzazione sui temi di economia circolare, di agenda 2030, di welfare aziendale e di stakeholder engagement. Da trent’anni dunque persegue l’attività di supporto e accompagnamento di enti pubblici, imprese, associazioni e mondo accademico nell’integrazione delle variabili ambientali e sociali all’interno delle organizzazioni, con la partecipazione e promozione di centinaia tra eventi, progetti e pubblicazioni sul tema

Partiamo dalle basi, che cosa significa sostenibilità nell’economia odierna e perché è importante parlarne.

 

Prendendo in considerazione il fronte delle strategie politiche per la sostenibilità, ad esempio l’Agenda 2030 a livello mondiale da lei citata o il Green Deal europeo, sono efficaci? Ve ne sono altre che possono consentirci di affrontare in modo idoneo le emergenze che siamo chiamati ad affrontare, qual’é il punto della situazione?

 

Andando più nel concreto di quelle che sono le attività implementabili dal sistema economico per perseguire il tema della sostenibilità, è ormai diffusa la consapevolezza che i modelli che ci hanno guidato fino ad oggi rendano talvolta difficile la transizione verso un’economia sostenibile e che dunque siano in qualche modo da rivedere. Esistono già delle realtà che si stanno occupando di questa priorità?

 

Diverse dunque le esperienze virtuose che si fanno strada per la definizione di un nuovi modelli di sviluppo sostenibile, nonostante le molte difficoltà. Il movimento B-Corp (Benefit Corporation) in particolare prende piede come uno dei più virtuosi e monitorabili, quale la differenza con lo status giuridico di Società Benefit?

 

Focus-Lab, di cui è fondatore, accompagna da anni le imprese ed in generale l’ecosistema economico nella transizione verso la sostenibilità, può parlarci di alcuni dei progetti più caratteristici e rappresentativi da voi seguiti?

 

Un ultimo quesito che sorge spontaneo a noi di Impactscool, per vocazione orientati al futuro, è se tutte le azioni e strategie di cui abbiamo parlato potranno essere sufficienti per garantire la sostenibilità nel lungo termine, quindi il soddisfacimento delle necessità e bisogni delle prossime generazioni, per ricollegarci alla definizione dell’ONU a cui abbiamo ha fatto riferimento in precedenza.

 

Approfondimenti:

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Nicholas Chilese
Nicholas Chilese

Nicholas Chilese è appassionato di economia e innovazione, oltre che di sociologia e psicologia. Da due anni segue e collabora con una startup innovativa attiva nell’ambito dell’Equity Crowdfunding e da qualche mese si occupa di Digital Strategy a Milano in una società di consulenza e formazione.

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