Cambiamento climatico e ambiente

Ripensare lo sfruttamento delle risorse energetiche puntando su efficienza e sostenibilità

21 July 2020 | Scritto da La redazione

Fonti rinnovabili e decarbonizzazione come strategia di lungo periodo, efficienza energetica e controllo dei consumi per il breve periodo. Riflessioni della community di Impactscool su sostenibilità ambientale e nuovi modelli economici

A cura di
Nicoletta Boldrini, con il contributo di Gabriella D’Elia,
Domenico Mingolla, Francesco Mettifogo, Stefano Bruzzese e Petru Capatina

Ripensare i consumi energetici guardando sia al medio-lungo periodo, stimolando strategie e programmi di decarbonizzazione, sia al breve periodo identificando azioni e tecnologie che consentano di utilizzare in modo più efficiente le risorse energetiche. È questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di Ambassador di Impactscool, stimolati a riflettere e dibattere sul tema “Ambiente e nuovi modelli economici”. Dalla condivisione libera e creativa di idee sono nati alcuni spunti, ritenuti fondamentali per una sempre più efficace e completa transizione verso un approccio sostenibile.

 

Decarbonizzazione ed efficienza energetica: le azioni possibili. Per stimolare, a livello globale, piani strategici di decarbonizzazione ed un utilizzo più consapevole delle risorse disponibili, puntando ad una riduzione dei consumi e ad un uso efficiente dell’energia, è importante creare informazione e conoscenza utili ad incoraggiare comportamenti virtuosi, si da parte dei singoli cittadini sia da parte delle organizzazioni aziendali, degli enti pubblici e delle istituzioni, nonché della politica nazionale ed internazionale.

Queste le azioni possibili:

Awareness: stimolare la conoscenza e la condivisione attraverso un linguaggio semplice, comune, globale; una sorta di “fenomeno Greta” più strutturato che aiuti a cambiare la percezione degli impatti dei cambiamenti climatici per agire sul “senso etico” delle persone e dei decisori;

Disruption: servono visionari capaci di pensare al futuro e non al ritorno di business di medio periodo;

Technology: sfruttare le tecnologie già oggi disponibili (Internet of Things, Analytics, Intelligenza Artificiale) per aumentare l’efficienza degli impianti esistenti (nell’attesa che si possa cambiare direzione), automatizzare il più possibile (building automation, monitoraggio energetico, analisi dei consumi) e impostare comportamento virtuosi per un utilizzo più efficiente delle risorse oggi disponibili.

 

Le sfide da superare. Innegabile che di fronte al cambiamento si riscontrino sfide ed ostacoli. Questi quelli più complessi da scardinare:

  • non completa comprensione del problema o cattiva percezione degli impatti;
  • complessità delle scelte da fare (che hanno un alto livello di rischio);
  • tendenza a dare priorità ad altre problematiche.

 

I modelli economici a supporto dei programmi di sostenibilità ambientale. Nonostante le sfide siano ardue, i benefici e le opportunità derivanti da un utilizzo più efficiente delle risorse sono globali e diffusi, nel senso che possono essere colti da singoli cittadini, aziende, pubbliche amministrazioni, stati, continenti… l’intero pianeta ne beneficerebbe.

Andrebbero quindi stimolati nuovi modelli economici a sostengo delle strategie e dei programmi di sostenibilità ambientali, quali:

  • modelli economici che premiano l’efficientamento delle aziende: per esempio minori tasse, accesso ad incentivi, strumenti finanziari di supporto agli investimenti, riconoscimenti verso comportamenti virtuosi, anche in ottica di gamification, ecc.;
  • servitizzazione: allontanarsi dalla logica della vendita del prodotto (e quindi del possesso per chi acquista) per orientarsi di più alla vendita del servizio con un controllo sulla filiera in ottica di economia circolare (con maggiore efficienza della supply chian, ciclo di vita dei prodotti più lungo);
  • economie locali: senza abbattere i benefici della globalizzazione, rivedere in ottica di efficienza (anche di costo) la produzione (in senso lato, non solo dell’energia stessa) favorendo economie territoriali con minori impatti ambientali globali.

Trasformare il mondo in quella che oggi in molti chiamano climate-neutral society è una sfida urgente alla quale non possiamo sottrarci, se davvero vogliamo contribuire a costruire il migliore futuro possibile per tutti.

Tutti i settori dell’economia e dell’industria, nonché della società, sono chiamati a svolgere il proprio ruolo in questa trasformazione, dall’industria del settore energetico fino al mondo dell’agricoltura, passando per un ridisegno della mobilità, degli edifici, del contesto urbano e dei modi di viverlo, incentivando la ricerca e le politiche industriali, investendo in tecnologie e progetti realistici e attuabili, senza dimenticare l’equità sociale per una transizione equa che non lasci indietro nessuno.

 

La redazione
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