Buone notizie

Le 10 notizie scientifiche del 2020

4 January 2021 | Scritto da La redazione

La redazione di Impactscool ha selezionato le notizie scientifiche più importanti dell’anno, destinate ad avere importanti impatti sul nostro futuro

In un anno caratterizzato dal Covid-19, Impactscool ha cercato di diffondere sempre anche un sentimento di speranza, raccontando buone notizie sulla pandemia e, più in generale, sul futuro. Quindi, per chiudere il 2020 con lo stesso spirito abbiamo selezionato 10 notizie scientifiche, che riteniamo importanti e in grado di portare grandi impatti e trasformazioni.

 

Covid-19 e la reazione della scienza

Abbiamo ritenuto importante iniziare questa rassegna da quella che è, nostro malgrado, la notizia dell’anno, quella che più di ogni altra ha cambiato il nostro 2020. La pandemia globale ci ha colpito sotto molti punti di vista, ma se possiamo guardare al futuro con speranza lo dobbiamo alla scienza. La ricerca ci ha permesso di sequenziare il genoma del virus solo tre giorni dopo aver appreso della misteriosa malattia, una reazione immediata, che ha trovato la sua piena realizzazione con la creazione dei primi vaccini, avvenuta in tempi record, vaccini che appartengono a una nuova generazione, RNA messaggero (mRNA).
In questo scenario, però, ci piace citare anche il ruolo di due tecnologie emergenti, considerate da molte ancora dei “giocattoli”: la realtà virtuale, utilizzata per collaborare tra scienziati e individuare farmaci antivirali e la stampa 3D, che ha permesso di costruire (anzi, stampare) valvole per i respiratori quando ne avevamo estremo bisogno.

 

Deep Mind svela la forma della vita

Le potenzialità dei sistemi di intelligenza artificiale sono ormai sotto gli occhi di tutto, ma in questo 2020 l’applicazione di questa tecnologia ha portato a un risultato storico. L’IA sviluppata da Google, DeepMind, tramite il suo programma AlphaFold, è stata in grado di risolvere una delle questioni più importanti della biologia moderna: determinare la forma tridimensionale di una proteina a partire dalla sua sequenza di amminoacidi.

 

Le conquiste di SpaceX

Il mondo dell’esplorazione spaziale non appartiene più solo alle agenzie governative e i privati sono destinati a un ruolo sempre più centrale. La conferma è arrivata anche nel 2020 con la SpaceX di Elon Musk che ha raggiunto un traguardo dopo l’altro.
Ne abbiamo scelto uno, che rappresenta un punto di svolta (anche simbolico) per l’esplorazione spaziale: per la prima volta un’agenzia privata ha portato un equipaggio nello spazio, con la capsula DragonCrew che ha portato due astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

 

Marte è sempre più popolato

Il pianeta rosso è sempre più vicino: Marte è l’obiettivo dichiarato per l’esplorazione spaziale del presente e futuro. In attesa di mandarci anche esseri umani, proseguono le missioni condotte da Rover e sonde che stanno portando a numerosi risultati e ci stanno permettendo di conoscere meglio il pianeta rosso, che è sempre più popolato: nel 2020 anche Cina ed Emirati Arabi Uniti hanno lanciato missioni su Marte, a testimonianza del fatto che la corsa allo spazio è più viva che mai.

 

Sconfiggeremo la plastica con un enzima?

La pandemia in atto non deve farci distogliere lo sguardo dall’emergenza climatica. Una delle grandi sfide è la lotta alla plastica: se da un lato sono tantissimi gli sforzi per ridurre la sua produzione, dall’altro la ricerca scientifica sta sviluppando tecniche e sistemi per liberarci di quella di cui siamo circondati, nelle discariche ma anche nei mari. Un team dell’University of Portsmouth ha dichiarato di aver creato un enzima in grado di dissolvere la plastica sei volte più velocemente rispetto ad altri. L’enzima è ancora troppo lento per essere utile su larga scala ma la scoperta rappresenta un nuovo e significativo passo in avanti.

 

Salute e Africa: la Poliomielite non fa più paura

Dopo la notizia di un vaccino per l’Ebola a fine 2019, il 2020 ha portato una nuova importante (e bella) novità per la sanità in Africa: l’Organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che la Poliomielite è stata sconfitta. Ad agosto, infatti, OMS ha dichiarato che più del 95% della popolazione del continente era stata vaccinata e l’ultimo ceppo del virus che si trova in natura era stato debellato.

 

La carne coltivata in laboratorio viene commercializzata

Gli allevamenti intensivi oltre ad aprire interrogativi di natura etica (legati al modo in cui vengono trattati gli animali) hanno un forte impatto ambientale. Per questa ragione la notizia della commercializzazione di carne coltivata in vitro è un punto di svolta per il nostro futuro. A Singapore, infatti, è stata permessa la vendita di carne di pollo cresciuta in laboratorio: questa è prodotta in un bioreattore e realizzata a partire da poche cellule dell’animale. Curiosi di assaggiarla?

 

Energia: raggiunta la superconduttività a temperatura ambiente

La superconduttività è un fenomeno fisico che azzera la resistenza elettrica di un materiale, dandogli un’efficienza perfetta. Il problema, però, è (era?) rappresentato dal fatto che per raggiungere questo stato i materiali utilizzati vanno raffreddati a temperature bassissime. Un gruppo di ricercatori di New York, però, ha sviluppato un materiale in grado di raggiungere la superconduttività a 15 °C, fruttando un composto di zolfo, idrogeno e carbonio. Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, ma la strada tracciata è quanto meno interessante.

 

L’energia di una stella, sulla Terra

La fusione nucleare potrebbe rappresentare una fonte di energia pulita e illimitata e per questa ragione è da anni al centro dell’attenzione della ricerca del settore. E mentre la Cina ha acceso per la prima volta il suo reattore a fusione nucleare, proseguono i lavori per ITER, il progetto internazionale costato 20 miliardi di euro che porterà alla creazione del più grande impianto sperimentale al mondo finalizzato a dimostrare  la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione.

 

DNA da un insetto imprigionato nell’ambra: vi ricorda qualcosa?

L’ultima notizia che abbiamo scelto non è (al momento) sensazionale sul piano scientifico ma senza dubbio molto curiosa, soprattutto per i ricordi che evoca. Uno studio ha dimostrato come sia possibile, anche se con grande sforzo, riuscire a recuperare il DNA da alcuni insetti intrappolati per qualche giorno nell’ambra. Prima di fantasticare, però, è bene tenere a mente una cosa: non si sa per quanto tempo il DNA sia recuperabile da un campione conservato in ambra, perché i tempi di decomposizione sono rapidi.
Per aprire un Jurassic Park la strada è ancora lunga, ma un piccolo passo in questo 2020 è stato fatto.

La redazione
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