Salpata la prima centrale nucleare galleggiante

Ha una stazza di 21.500 tonnellate, è costata 450 milioni di dollari e monta due reattori Klt-40 a uranio a basso arricchimento da 35 megawatt. Si tratta della prima centrale nucleare galleggiante, una nave prodotta in Russia, chiamata Akademik Lomonosov, che, secondo le autorità, servirà a portare energia in quelle zone remote ma che necessitano di grandi quantità di elettricità, come le miniere di Čukotka. Non mancano le preoccupazioni, il portare una centrale nucleare galleggiante in zone difficilmente raggiungibili significa portarci anche tutti i rischi legate ad essa, e se sulla terra ferma è già un grave problema gestire un incidente nucleare, figuriamoci in zone remote e in ecosistemi delicati. Gli ingegneri hanno assicurato che la piattaforma è “praticamente inaffondabile”, ma, come hanno commentato gli attivisti di Greenpeace, anche il Titanic lo era. 

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