Future Society

“Guarda che scienza”, la mostra fotografica FBK che racconta la scienza in immagini

4 September 2020 | Scritto da La redazione

Persone, strumenti, luoghi. Sono questi i tre elementi essenziali della mostra fotografica “Guarda che scienza!”, che racconterà la ricerca della Fondazione Bruno Kessler.

“Un modo diverso, non convenzionale di comunicare la scienza attraverso il linguaggio unico della fotografia”. Così Matteo Serra, curatore della mostra e comunicatore della scienza della Fondazione Bruno Kessler descrive l’iniziativa inaugurata martedì 1 settembre che raccoglie gli scatti del fotografo Matteo De Stefano. Un percorso che tocca tutti i settori chiave della ricerca targata FBK, da quelli più strettamente scientifico-tecnologici a quelli umanistico-sociali, per arrivare anche ad altri elementi entrati ormai nel DNA della Fondazione, come il mondo della scuola e la comunicazione della scienza.

 

Le persone in primo piano. “La mostra guarda che scienza è una mostra che vuole raccontare il mondo FBK attraverso tre elementi principali – spiega Matteo Serra -, le persone, gli strumenti e i luoghi. Le persone perché innanzitutto sono le donne egli uomini, le ricercatrici e i ricercatori che fanno la ricerca con la loro passione, poi però ci vogliono anche degli strumenti adeguati che sono strumenti sia tecnici come chip, sensori, robot, ma anche strumenti più semplici come un semplice libro e poi ovviamente i luoghi, la ricerca si può fare in tanti luoghi diversi, da un laboratorio a una camera pulito fino a una villa d’epoca come si può vedere in una delle foto di questa mostra. Questo per rappresentare un mondo, quello di FBK, che racchiude al suo interno tante anime, una scientifica, una umanistica e anche al di là della ricerca altri elementi come il mondo della scuola e la comunicazione della scienza.”

“Questa mostra è uno strumento di comunicazione che vuole mettere al centro la ricerca e i ricercatori. Oggi più che mai la scienza e la ricerca devono tornare a essere un punto di riferimento per i cittadini, per una corretta discussione sui fatti che ci coinvolgono: l’obiettivo è quindi avvicinare i cittadini al mondo della ricerca, rendendolo più semplice e attraente”, sottolinea De Stefano.

 

La mostra, inaugurata martedì 1 settembre con un’apertura speciale a partire dalle 18.30, alla presenza dell’autore, dal 2 settembre sarà invece dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, con ingresso libero. L’entrata sarà permessa a un massimo di 20 persone alla volta, nel rispetto delle attuali norme sul distanziamento sociale, e all’interno della mostra sarà obbligatorio l’uso della mascherina.

Nel periodo di apertura lo spazio FoyEr ospiterà anche degli eventi correlati. Il primo, giovedì 10 settembre alle 18, avrà protagonisti lo stesso Matteo De Stefano e Fabio Pupin, mediatore culturale del MUSE, che dialogheranno sul tema della fotografia naturalistica. Gli eventi saranno a ingresso libero e su prenotazione. L’autore Matteo De Stefano sarà inoltre presente alla mostra tutti i martedì dalle 17 alle 19.

La mostra sarà visitabile allo spazio “FoyEr”, in via Galilei 26 a Trento, dall’1 al 25 settembre.

La redazione
La redazione

leggi tutto