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Le polizie europee vogliono creare un database condiviso per il riconoscimento facciale

2 March 2020 | Scritto da La redazione

Un leak confermerebbe l’interesse della polizia di 10 nazioni europee nel voler creare una rete di banche dati dei volti

La testata The Intercept ha svelato come le polizie nazionali di 10 stati membri dell’Ue stiano cercando di creare una rete paneuropea di banche dati di riconoscimento facciale. Tutto sarebbe nato da un rapporto sostenuto dall’Austria che domanda l’introduzione di una nuova norma capace di favorire la condivisione dei database dei vari Stati. Stando al documento, la Commissione Ue starebbe finanziando con 500mila euro un consorzio di istituzioni pubbliche capitanate dall’Istituto estone di scienza forense per “mappare la situazione attuale del riconoscimento facciale nelle indagini penali in tutti gli Stati membri dell’Ue” al fine di convergere verso “l’eventuale scambio di dati facciali”. “Ciò è preoccupante sia a livello nazionale che europeo, soprattutto perché alcuni paesi dell’Ue si orientano verso governi più autoritari”, ha affermato Edin Omanovic, direttore di Privacy International.

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La redazione
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