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L’interfaccia neurale che restituisce il senso del tatto

28 April 2020 | Scritto da La redazione

Continua lo sviluppo di tecnologie che potranno permettere alle persone paralizzate di riconquistare la propria autonomia

Una ricerca dell’Ohio State University Wexner Medical Center ha permesso a un paziente rimasto paralizzato dopo un incidente di riottenere funzionalità e senso del tatto in una mano grazie all’uso dell’interfaccia neurale. Nello studio, pubblicato sulla rivista Cell, i ricercatori descrivono in che modo la loro tecnologia sfrutta segnali neuronali così minuscoli da renderli quasi impercettibili, e quindi migliora i segnali attraverso un feedback sensoriale artificiale inviato al partecipante, risultando nel ripristino parziale delle funzioni motorie e sensoriali. Il sistema funziona attraverso una serie di elettrodi impiantati nel cervello, nello specifico nella corteccia motoria, che raccolgono gli impulsi cerebrali e li inviano ai muscoli, bypassando la parte danneggiata del midollo spinale. 

Questo approccio ha permesso al paziente di svolgere attività come prendere una bottiglia d’acqua o addirittura giocare a Guitar Hero, ma la mancanza del tatto rendeva difficile un controllo preciso. Tramite un sistema che amplifica il debole segnale residuo del tatto i ricercatori sono riusciti quindi restituire una forma di feedback che gli permette di avere un miglior controllo della propria mano.   Fonte.
La redazione
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