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Sette pesi e sette misure

21 May 2019 | Scritto da La redazione

Cambia il riferimento delle unità di misura, ora saranno legate a costanti della fisica

Il 20 maggio qualcosa di molto importante è cambiato e praticamente non ce ne siamo accorti. Le unità di misura che sono alla base del nostro modo di rapportarci con il mondo – quanti km dista una città, quanto costa un kg di mele, fra quanto tempo arriva il bus -, in seguito a una decisione presa durante Conferenza generale su pesi e misure dello scorso novembre, sono state cambiate. O meglio, ad essere cambiata è la loro definizione: fino a qualche giorno fa il peso, o meglio la massa che sulla Terra pesa un chilo, ad esempio, era in relazione al famoso cilindro di platino-iridio, conservato in una speciale teca isolante presso l’Ufficio internazionale dei pesi e delle misure in Francia e che venne scelto nel 1889 come “rappresentante” ideale della massa- l’unità di misura standard fatta oggetto.

Da adesso, invece, la massa di un chilo deriva da una costante naturale, dalla costante di Planck per la precisione. E lo stesso è per le altre 6 misure fondamentali, il metro, il secondo, la candela (unità di misura della luminosità), l’ampere (intensità della corrente elettrica), kelvin (temperatura) e mole (quantità di sostanza). Ciascuna di queste unità di misura fondamentali è stata legata a una costante fisica, definita, precisa, immutabile - a differenza dei campioni fisici, variabili nel tempo e imprecisi. Queste nuove definizioni per noi non significano nulla, o almeno non direttamente, un kg di mele peserà lo stesso kg di mele e lo stesso per le altre misure che usiamo tutti i giorni, ma per l’industria, per la ricerca, per chi lavora con tecnologie sempre più piccole e precise, la capacità di misurare l’infinitamente piccolo con una maggiore chiarezza, uniformità e precisione avrà un impatto non da poco, diminuendo gli errori di misura e conformando le osservazioni. Leggi la news: https://bit.ly/2HAN9Qw
La redazione
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