Future Society

Chi odia paga: una nuova piattaforma per combattere l’odio online

15 April 2020 | Scritto da La redazione

Dopo la fase di lancio, dal 15 aprile la piattaforma legaltech presenta un design completamente rinnovato ed una serie di nuovi servizi e partnership

Difendere i bersagli di odio online rendendo fruibile direttamente sul web l’accesso a tutte le azioni necessarie per rispondere legalmente agli attacchi degli hater di cui l’utente è vittima. È questo l’obiettivo di Chi Odia Paga, la startup innovativa a vocazione sociale lanciata a Milano nel 2018, che ha rinnovato la sua piattaforma legaltech e ora lancia nuovi servizi, partnership e una campagna social.

 

I nuovi servizi. Navigando su www.chiodiapaga.it sarà possibile accedere ad ulteriori servizi tecnici per combattere l’odio online, quali la legalizzazione della prova digitale, che permetterà l’acquisizione forense utilizzabile in giudizio delle condotte d’odio subite; il take-down, ovvero la rimozione o la deindicizzazione automatica delle offese online; e infine la diffida digitale, ovvero il formale invito all’hater a non proseguire nella condotta offensiva, avvertendolo delle conseguenze che possono derivare dalla sua inadempienza.

Questi servizi si aggiungono al feedback legale digitale, il primo servizio messo a disposizione delle vittime di reati d’odio online già durante la fase beta, che consente di sapere gratuitamente se le condotte d’odio di cui si è vittima sono perseguibili legalmente.

Tutto questo è stato reso possibile dal potenziamento del team con l’ingresso del nuovo CTO, Francesco Grotta, che porta la sua decennale esperienza nello sviluppo di soluzioni tecnologiche web.

 

Nuovi partner. Il servizio di legalizzazione è stato realizzato grazie alla partnership tecnica siglata in esclusiva da COP con Kopjra, la startup specializzata nella protezione della proprietà intellettuale e della privacy su Internet, e con l’editore giuridico Giuffrè Francis Lefebvre.
La validità metodologica e l’utilità dei servizi legaltech offerti da Chi Odia Paga è ulteriormente confermata dal patrocinio appena riconosciuto al progetto da parte dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

“Con il rilascio della piattaforma ufficiale inizia un percorso di collaborazione con i migliori player dell’ecosistema legaltech italiano e di dialogo con le istituzioni – dice Francesco Inguscio, founder e CEO di COP – per poter realizzare il primo sistema integrato di contrasto all’odio online, che si evolverà continuamente nei prossimi mesi fino a diventare la soluzione di riferimento per sradicare l’odio dalla Rete grazie al diritto”.

La nuova campagna: #NonDiffondereOdio. La messa online della nuova piattaforma è accompagnata dalla campagna social #NonDiffondereOdio, con cui Chi Odia Paga lancia un appello al mondo del web a condividere, oltre che l’hashtag, il vademecum creato ad hoc contenente 5 consigli per mettere un freno alla viralità delle parole che incitano all’odio.

Infatti, è proprio in questi giorni che abbiamo assistito ad una diffusione “virale” dell’odio online, soprattutto su hate speech e revenge porn, per cui una “cura” si rende necessaria.

 

La redazione
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