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Fake News e Vaccini Covid-19: l’algoritmo individua chi diffonde più bufale su Twitter

3 June 2021 | Scritto da La redazione

Quali sono le voci mediatiche che diffondono più disinformazione in ambito vaccini? Iconsulting le svela grazie a un algoritmo

Assieme all’arrivo dei vaccini per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 anche il discorso pubblico su di essi a ripreso vigore, rinnovando la circolazione di notizie false, fantasiose supposizioni e informazioni contraddittorie. Un fenomeno preoccupante e pericoloso che potrebbe pregiudicare la salute collettiva e rallentare il processo di immunizzazione. Un rischio così stringente, quello della diffusione di fake news sui vaccini, che ha persino spinto il Ministero della Salute a dedicare una pagina del proprio sito alla loro smentita.

Iconsulting, data-driven transformation company italiana, ha quindi deciso di osservare da vicino ciò che sta accadendo, applicando il suo algoritmo per cercare di comprendere meglio il meccanismo di diffusione di notizie false e tendenziose e quali sono le voci che più contribuiscono a questo fenomeno.

 

L’algoritmo di Iconsulting. L’analisi, focalizzata sul social network Twitter, ha considerato i tweet sul tema Vaccini Covid-19, pubblicati in Italia tra il 27 Dicembre 2020 e il 18 Aprile 2021: dal “V-day” italiano ai più recenti dibattiti sui temi di sicurezza legati ad alcune case farmaceutiche. L’algoritmo ha permesso di assegnare uno score ad ogni singolo profilo Twitter che, nel periodo considerato, abbia utilizzato gli hashtag: #vaccino, #vaccini, #novax, #astrazeneca, #PfizerBioNTech, #Moderna, #sputnik. 

 

Le evidenze principali. Il grafico mostra come buona parte delle categorie analizzate – fra cui spiccano l’Organismo governativo e il Mondo della Sanità – abbia riportato una cronaca altamente affidabile e verificata sul tema dei vaccini e sul relativo processo di somministrazione.

Meno affidabili risultano invece le news condivise dai Politici (profili ufficiali di partiti politici o di individui attivi in politica) e dal Mondo dell’Istruzione, categoria composta in prevalenza da professori e ricercatori. In entrambi i casi si evidenziano posizioni polarizzate e meno oggettive alle quali l’algoritmo assegna uno score di affidabilità più basso. Sul podio delle fake news si trovano, così, i Politici che conquistano la medaglia d’oro (44%), seguiti da Attivisti (43%), Imprenditori (40%) e Mondo dell’Istruzione (37%). La Satira, si impegna invece a diffondere notizie attendibili anche più della classe politica: il tasso attendibilità si attesta all’80% mentre quello dei Politici non supera il 56%. Nel campo dell’informazione, i Media, registrando un’attendibilità pari al 90%, si confermano un canale affidabile, autorevole, sempre impegnato nel controllo e nella verifica delle news. Ed infine sorprende la categoria degli Imprenditori, la cui attendibilità diminuisce nel corso dei mesi passando dal 64% al 57%.  

 

Nel grafico si osserva come la maggior parte delle categorie, fra cui Organismo Governativo e Mondo della Sanità, abbiano riportato una cronaca altamente affidabile e verificata dell’emergenza sanitaria, diffondendo norme di comportamento e informazioni sulle disposizioni attuative dei decreti-legge per il contenimento dell’epidemia da Covid19.
Diversamente, le categorie Istruzione e Studenti (composta in prevalenza da studenti) e Politici (individui attivi in politica o profili ufficiali di partiti politici) si sono espressi cavalcando l’onda emotiva, esponendo posizioni più polarizzate e meno oggettive. Per questo, l’algoritmo gli assegna uno score di affidabilità più basso.

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La redazione
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