Future Society

PLaNCK!: quando la scienza parla ai ragazzi

15 January 2019 | Scritto da Thomas Ducato

Il progetto, nato nel 2013, porta la scienza nelle scuole di tutta Italia, trasformando i ragazzi in giovani divulgatori

In Italia si dice da tempo che ci siano troppo pochi laureati nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e nemmeno la prospettiva di un lavoro (quasi) sicuro per chi completa gli studi in questo ambito sta invertendo in modo netto la tendenza. Sono tanti, però, i progetti formativi sperimentali realizzati per avvicinare i giovanissimi alle materie scientifiche già in tenera età e, in questo contesto, si inserisce di diritto anche l’attività di PLaNCK!.

Nato a Padova da un’idea di studenti e dottorandi dell’ateneo, PLaNCK! è un progetto innovativo unico in Italia, che ha trovato un nuovo modo per comunicare la scienza ai ragazzi. Ne abbiamo parlato con la sua fondatrice Agnese Sonato.

 

Come è nato questo progetto?

È partito quasi per gioco nel 2012, da un’idea nata, insieme a Marta Carli, durante il mio dottorato di ricerca all’Università di Padova. L’obiettivo è stato da subito molto chiaro: creare una rivista scientifica rivolta ai bambini, che mantenesse un legame con la ricerca e coinvolgesse direttamente il suo pubblico. Una cosa nuova nel panorama italiano, quindi nemmeno noi inizialmente sapevamo di preciso come costruire e sviluppare il progetto. Ma in poco tempo abbiamo registrato la testata giornalistica, abbiamo messo in piedi un team e siamo partiti con un numero pilota nel settembre 2013 e con il primo numero “ufficiale” a gennaio 2014.

 

Come è organizzata la redazione?

Per gestire la rivista abbiamo fondato un’associazione che si occupa di divulgazione scientifica per grandi e piccoli: Accatagliato. All’inizio eravamo in pochi, meno di dieci, ma il progetto è cresciuto in fretta. Nel secondo anno abbiamo avuto un boom di pubblico e interesse verso la nostra realtà, anche grazie al coinvolgimento delle scuole. Questo ha portato qualche componente del team, me compresa, a fare della divulgazione scientifica il proprio lavoro.
Oggi siamo in due a dedicarci tutti i giorni del tempo al progetto di PLaNCK! e poi abbiamo una serie di collaboratori “fissi” che lavora sempre alla realizzazione di ogni uscita della rivista, tra cui un grafico per la parte di impaginazione e una fumettista. Diciamo che in totale siamo una decina di persone che si dedicano sempre a PLaNCK!, più diversi collaboratori dell’associazione per altri progetti e attività.

 

Ha accennato al lavoro con le scuole, in cosa consiste?

Lavoriamo con bambini dagli 8 agli 11 anni, diciamo dalla terza elementare alla prima media. Prima che la rivista esca, realizziamo delle attività in classe: i ragazzi si trasformano in veri e propri revisori di articoli scientifici e ci aiutano a migliorare i contenuti del nuovo numero. I nostri lettori vedono così il prodotto in fase di lavorazione, prima dell’impaginazione, e partecipano attivamente alla creazione della rivista. Lavoriamo principalmente con le scuole del Veneto, ma ci stanno arrivando richieste anche da altre Regioni. Nel 2019 abbiamo già ricevuto tantissime domande, vorremmo accontentare tutti anche se non è sempre semplice.

 

Come riuscite a comunicare ai ragazzi?

La rivista esce tre volte all’anno e ogni numero ha un tema specifico, che affrontiamo con linguaggi diversi: dal fumetto al gioco, fino agli articoli più tradizionali. Anche questa si è rivelata una scelta vincente, perché riusciamo a coinvolgere proprio tutti, anche chi non ama leggere. Ogni numero ha circa 80 pagine e parte dei contenuti viene anche tradotto in lingua inglese. Il fatto di lavorare in sinergia con il nostro pubblico ci aiuta molto: il lavoro in classe è fondamentale per capire se il contenuto è adatto i ragazzi, se c’è qualcosa da modificare o semplificare. Riceviamo sempre indicazioni e suggerimenti molto importanti. È importante capire quello che i bambini già sanno e cosa comprendono di quello che noi scriviamo. Dietro a ogni contenuto di PLaNCK! c’è tanto lavoro, ma il risultato ci dà molta soddisfazione.

 

Lo leggono anche in famiglia?

Tanti genitori ci hanno scritto che grazie a PLaNCK! si sono riavvicinati a temi scientifici, leggendo e giocando con i loro figli. E questa è stata una cosa che ci ha fatto molto piacere.

 

Qual è il legame con l’Università di Padova?

Per la rivista, che ha come proprietario l’associazione Accatagliato e come editore Cleup Editrice, abbiamo da subito avuto una collaborazione con l’Università di Padova, la realtà di ricerca da cui molti di noi provenivano: oltre al patrocinio, fin dall’inizio due Dipartimenti, quello di Scienze chimiche e di Fisica e Astronomia, hanno creduto al progetto, anche sostenendolo. Inoltre alcuni docenti di questi Dipartimenti fanno parte del nostro Comitato scientifico, che ogni anno arricchisce di idee e spunti i temi da raccontare nella rivista e si occupa della revisione dei contenuti scientifici. Poi PLaNCK! negli anni è cresciuto diffondendosi in tutt’Italia e allargando le tematiche trattate: oltre a Padova sono coinvolte nel progetto, a seconda del tema del numero, realtà che si occupano di ricerca in tutt’Italia, divulgatori scientifici, esperti in particolari tematiche… si è creata una bella rete di collaborazioni a livello nazionale e anche questo è il bello del progetto.

 

Oltre alla rivista fate divulgazione anche attraverso altri canali?

Sul nostro sito internet, di cui tra poco uscirà una nuova versione, abbiamo alcune sezioni in cui facciamo divulgazione anche online: “Scopri con PLaNCK!”, che abbiamo attivato qualche anno fa grazie alla rete di collaboratori che si è creata negli anni, e “Scienza da leggere”, in cui recensiamo alcuni libri per bambini legati al tema approfondito sulla rivista.
Questa attività online ci aiuta anche a tenere attiva la comunità attorno al progetto nel periodo tra un numero e l’altro del cartaceo.
Inoltre, sul sito e sui nostri canali social abbiamo anche alcuni video. Si tratta di progetti paralleli rispetto all’attività di PLaNCK!, ma in qualche modo collegati alle uscite cartacee.

 

Prossimi obiettivi e step?

Siamo in uscita con il primo numero del 2019, che sarà dedicato al tema dell’Evoluzione. Poi a maggio ci sarà un’edizione di PLaNCK! sul Cervello e a settembre una sul tema “Futuro”, in cui vorremmo coinvolgere anche Impactscool.

Il nostro grande obiettivo per il prossimo periodo è quello di potenziare le attività in classe con i ragazzi e la diffusione della rivista nelle scuole: sappiamo che molti insegnanti affiancano PLaNCK! al materiale didattico tradizionale e lo utilizzano come approfondimento.

Tra l’altro in questi giorni esce il concorso per le scuole “Il futuro secondo me” in vista del numero sul futuro di settembre 2019 in cui chiediamo alle scuole di mandarci dei loro lavori su come immaginano determinati aspetti del futuro: alcuni li selezioneremo e li pubblicheremo nel numero di settembre.

Thomas Ducato
Thomas Ducato

Direttore di Impactscool Magazine. Laureato in Editoria e giornalismo all’Università di Verona e giornalista pubblicista dal 2014, si occupa delle attività di ufficio stampa e comunicazione di Impactscool, curandone anche i contenuti, la loro diffusione e condivisione.

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