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Tecnologia e medicina: le regole per uno sviluppo etico

27 September 2019 | Scritto da La redazione

L’intervento di Paolo Benanti a Il tempo delle donne

“Può un oggetto cambiare tutto quello che conosciamo di noi e del mondo?”. Parte con questa domanda la riflessione che Paolo Benanti, Frate francescano del Terzo Ordine Regolare ed esperto di bioetica ed etica delle tecnologie, ha proposto durante l’edizione 2019 de “Il tempo delle Donne”, evento del Corriere della Sera con cui Impactscool ha collaborato. In particolare, Benanti è intervento nel corso dell’incontro del format “Next” intitolato “Guarire i bambini: Alex e gli altri”, portando la discussione sui temi della medicina del futuro sul piano etico.

L’IA in medicina. “Il computer che lavora i dati – ha spiegato Benanti – ha cambiato la comprensione di ciò che siamo e la comprensione del mondo. Anche la medicina sta cambiando. […] Ci sono algoritmi di Intelligenza artificiale e sistemi di machine learning in grado di assistere il medico nella sua operazione decisionale”.

Questo processo, secondo Benanti, porta già a un primo problema etico: “Che differenza c’è tra un atto medico fatto da una persona e uno fatto da una macchina?  Che differenza c’è tra la decisione di un umano e quella della macchina? E se la macchina sbaglia?”. Se aumentano i compiti che deleghiamo alle macchine, secondo Benanti, devono aumentare anche le domande che ci poniamo come società. Le “regole” per lo sviluppo etico. In chiusura del suo intervento Paolo Benanti ha evidenziato alcune regole da seguire per uno sviluppo della tecnologica che possa essere considerato etico. “Solo se lo sviluppo sarà globale, integrale, plurale, fecondo e gentile la tecnologia che oggi sogniamo saprà essere uno strumento di umanizzazione. La medicina ce lo ha insegnato – conclude Benanti – sarà ancora medicina se farà anche domani”. https://youtu.be/3SXdf7A78lE
La redazione
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