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Notizie dal futuro e dintorni – 5 ottobre

5 October 2020 | Scritto da La redazione

È italiana la mano robotica più avanzata al mondo

L’IIT all’avanguardia della costruzione di protesi funzionali. Hannes, questo il nome di questo concentrato di tecnologia e innovazione sotto forma di mano, è una delle protesi più avanzate al mondo. È in grado di compiere movimenti molto simili a quelli di una mano biologica, con rapidità, precisione e adeguando la forza alle necessità.

 

Laghi d’acqua salata su Marte

Nel 2008 aveva fatto notizia la scoperta di un grande lago sotto il polo sud di Marte. Una nuova analisi dei dati della sonda Mars Express dell’ESA, mostra ora che non si tratta di un caso isolato: la zona sarebbe, infatti,  punteggiata da diversi corpi d’acqua salata dello stesso tipo, anche se più piccoli, separati da zone asciutte.  Lo rivela un nuovo articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” da Elena Pettinelli dell’Università degli Studi RomaTre e colleghi di una collaborazione di istituti italiani e stranieri, tra cui le sezioni di Bologna e Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), e il CNR di Napoli. Si riapre così il dibattito sulle condizioni associate alla presenza stabile di acqua liquida sul Pianeta Rosso, un elemento cruciale per poter ricostruire la sua storia geologica e poter speculare sullo sviluppo di forme di vita. La presenza di acqua liquida, inoltre, potrebbe rivelarsi fondamentale per future missioni umane sul pianeta.

 

Jetpack da soccorso

La montagna può essere un ambiente insidioso, basta un attimo di distrazione per farsi male e avere bisogno di soccorso, spesso tramite elicottero. Il Great North Air Ambulance Service, un servizio di ambulanza aerea britannico sta cercando un’alternativa ai costosi elicotteri e ai lenti soccorsi via terra. Per farlo si è rivolto a Gravity Industries e al suo jetpack che permetterebbe a una persona di percorrere la distanza che normalmente impiegherebbe ore ai soccorsi via terra in pochi minuti per fornire un primo soccorso. Se i test avranno successo in futuro figure di questo tipo potrebbero raggiungere lo sfortunato escursionista in pochissimo tempo portando antidolorifici, bende, kit medici e defibrillatori.

 

Creato un enzima che divora la plastica

Il nostro pianeta è invaso dalla plastica e se da un lato sono tantissimi gli sforzi per ridurre la sua produzione, dall’altro ci troviamo comunque con montagne di questo materiale nelle discariche. Moltissimi ricercatori stanno lavorando a metodi per disfarsi della plastica, fra questi un team dell’University of Portsmouth ha dichiarato di aver creato un enzima in grado di dissolvere la plastica sei volte più velocemente rispetto ad altri. C’è ancora molto lavoro da fare, ma la ricerca apre un’interessante nuova strada per liberarci dalla plastica.

La redazione
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