Notizie dal futuro e dintorni – 7 giugno

La difesa USA punta alla Starship per i trasporti a lungo raggio sulla Terra

Quando Elon Musk presentò, nel 2018, la Starship, il veicolo spaziale riutilizzabile di nuova concezione in fase di sviluppo che recentemente ha compiuto il suo primo volo e atterraggio di successo, indicò come potesse venire usato anche per trasporti di cargo e persone da un lato all’altro del pianeta tramite voli suborbitali. Ora la SpaceX potrebbe aver trovato il primo acquirente di questo sistema. Si tratta del Dipartimento della Difesa Americano che in documento relativo all’utilizzo del proprio budget indica di voler spendere 47.9 milioni di dollari per sviluppare un’interfaccia logistica con un sistema di trasporto suborbitale in grado di portare, in meno di un’ora, 100 tonnellate di carico in qualsiasi punto della Terra. Il dipartimento quindi non ha intenzione di sviluppare un veicolo per conto proprio ma di appoggiarsi alla tecnologia sviluppata da terzi, e a oggi l’unico veicolo spaziale che sulla carta sarebbe in grado di tale compito sarebbe proprio la Starship che indiscrezioni vorrebbero che sia proprio quello scelto dalla Difesa.

In Lituania c’è un portale che mostra la Polonia

A Vilnius, in Lituania, esiste un portale che mostra in tempo reale la città di Lublino, in Polonia, a oltre 600 km di distanza. Questo moderno Stargate, posizionato davanti le rispettive stazioni ferroviarie, è l’opera di designer e ingegneri del Creativity and Innovation Centre della Vilnius Gediminas Technical University. Il portale mostra al suo interno, tramite uno schermo, le immagini dell’altra città, mettendole in contatto e permettendo ai cittadini di connettersi anche in questo periodo in cui conoscere persone da altri posti è un po’ più difficile. 

Generare energia dai vestiti

La fame di energia dei nostri dispositivi è insaziabile, lo sa bene chi è sempre “on the road” e deve costantemente fare affidamento a power bank e altri modi di alimentare il proprio smartphone o laptop. Un gruppo di ricerca guidato dall’Heriot-Watt University’s Research Institute for Flexible Materials ha ideato un sistema che sfrutta i nanomateriali per generare energia dagli abiti. Nanogeneratori chiamati triboelectric nanogenerator, o TENG, all’interno dei tessuti sono in grado di generare energia dalla frizione generata dal movimento. Secondo i ricercatori entro il 2027 questi sistemi potrebbero essere disponibili per l’uso commerciale.