Robotica e AI

A Tuomo Suntola il Nobel per la tecnologia

30 May 2018 | Scritto da La redazione

Il fisico finlandese è stato premiato per la tecnica ALD, Atom Layer Deposition, che permette di rivestire i materiali con pellicole di superconduttori o isolanti. La diffusione della sua applicazione ha segnato un punto di svolta nel settore dell’elettronica

 

Ci sono delle innovazioni in grado di rivoluzionare un intero settore. È il caso della tecnica ALD, Atom Layer Deposition, sviluppata nel 1974 per sostituire gli schermi negli ospedali, considerati troppo ingombranti, con schermi piatti elettroluminescenti. A distanza di 44 anni dalla sua nascita, questa tecnologia è ancora estremamente attuale, tanto che il suo ideatore, il fisico finlandese Tuomo Suntola, ha ricevuto il Millennium Technology Prize, considerato il Nobel della tecnologia. L’invenzione ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per il mondo dell’elettronica e oggi viene utilizzata in molti dispositivi e diversi settori.

Atom Layer Deposition, di cosa si tratta

L’ALD è un processo chimico che prevede la sovrapposizione di una serie di strati sottili, anche dello spessore di un solo atomo, in grado di esercitare forze elettrostatiche e di rivestire i materiali con pellicole di superconduttori o isolanti. Questa nanotecnologia, dopo la sua nascita e le prime applicazioni nella seconda metà degli anni ’70, si è diffusa in modo capillare a partire dal 1990 grazie all’evoluzione dei sistemi elettronici, sempre più piccoli e performanti, permettendo l’aumento della densità delle componenti tecnologiche nei dispositivi in modo significativo. L’Atom Layer Deposition, quindi, ha svolto un ruolo di primo piano nello sviluppo dei primi computer, dei microprocessori, dei telefoni cellulari e degli smartphone, dei chip e dei sistemi di archiviazione di memoria. L’utilizzo di questa tecnologia, però, si è diffuso anche nel campo energetico, portando a migliorare l’efficienza dei pannelli solari, delle luci Led e delle batterie al litio per le auto elettriche.
Grazie alle sue applicazioni l’ALD ha avuto – e ha tuttora – un impatto notevole sulle nostre vite ma anche sull’economia mondiale: si stima che il valore di mercato dei prodotti elettronici basati su questa tecnologia sia di almeno 500 miliardi di dollari.

 

Dalla medicina alla biomedicina

Nonostante l’ALD inizi ad avere “una certa età”, per l’esattezza 44 anni, non è un’innovazione superata ed è alla base dello sviluppo di alcune tecnologie emergenti. Nata per risolvere il problema degli schermi troppo ingombranti negli ospedali, l’Atom Layer Deposition sta tornando ad avere un ruolo chiave in ambito medico grazie alla Biomedicina, settore che applica principi della biologia e delle scienze naturali alla pratica clinica.

In particolare, viene utilizzata per l’impianto di dispositivi biomedici nel corpo dei pazienti, attraverso la creazione di rivestimenti biocompatibili sottili, per la creazione di strumenti di rilevamento, che possono per esempio essere applicati agli indumenti degli atleti per misurare la loro frequenza cardiaca, e per consentire il rilascio controllato di farmaci nel corpo umano.

Tuomo Suntola

L’Atom Layer Deposition porta la firma di Tuomo Suntola, fisico finlandese nato a Helsinki nel 1943. Lo studioso, oggi 75enne, è tra i fondatori della Physics Foundations Society, che ha come obiettivo quello di comprendere meglio la realtà. Suntola, nella sua carriera di scienziato e ricercatore, aveva già ricevuto il riconoscimento dell’Ordine del Leone di Finlandia e, nel 2004, l’European Semi Award. “L’ALD ha certamente un ruolo importante per molti prodotti tecnologici. – ha detto Suntola – Ricevere il Millennium Technology Prize è un grande onore per me, soprattutto perché questa innovazione si è dimostrata utile in tantissime applicazioni che hanno migliorato la qualità della vita dell’umanità”. 

Il premio

Il Millennium Technology Prize, organizzato dall’Accademia della Tecnologia della Finlandia, viene assegnato ogni due anni e ha l’obiettivo di premiare le innovazioni che hanno un impatto positivo sull’umanità e sullo sviluppo rispettoso dell’ambiente. Al vincitore del premio, istituito nel 2004, spetta una cifra pari a un milione di Euro. L’edizione 2018 ha sancito anche il lancio del Millennium Youth Prize, un nuovo concorso tecnologico destinato ai giovani.
Nel 2016 il riconoscimento è stato assegnato per la prima volta a una donna: ad aggiudicarselo l’ingegnera biochimica Frances Arnold, premiata per le sue ricerche sull'”evoluzione diretta”, che riproduce l’evoluzione naturale per creare in laboratorio nuove proteine.

La redazione
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