Robotica e AI

AI Forum 2020: uno sguardo verso il futuro dell’Intelligenza artificiale

6 November 2020 | Scritto da La redazione

Impresa, sostenibilità e applicazioni tecnologiche dell’intelligenza artificiale sono state al centro dell’edizione 2020 dell’evento organizzato dall’Associazione italiana per l’Intelligenza Artificiale

C’è chi ha paragonato l’avvento dell’intelligenza artificiale a quello dell’elettricità. Una tecnologia abilitante che permette di fare nuove cose e di fare meglio, con più efficienza e su vasta scala, cose che facevamo già in passato. Viene da sé che uno degli ambiti più toccati e più coinvolti in questa rivoluzione è quella delle aziende, delle imprese e del lavoro. Nasce con questi presupposti l’IA Forum, evento promosso da AIxIA, l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale, che il 3 novembre scorso ha visto avvicendarsi più di 50 relatori su diversi palchi virtuali della sua prima edizione digitale, fra cui, durante la tavola rotonda di chiusura del convengo, anche Cristina Pozzi, CEO di Impactscool.

 

AI Forum. “L’AI Forum nasce con l’obiettivo di mettere in contatto il mondo della ricerca con quello delle aziende perché riteniamo che la cooperazione sia una leva indispensabile per lo sviluppo del nostro Paese. – ha dichiarato Piero Poccianti, presidente AIxIA – Quest’anno, oltre a mettere in luce i traguardi che la disciplina ha raggiunto, i limiti che ancora presenta e i principali settori applicativi in cui può essere impiegata, abbiamo affrontato il tema dello sviluppo sostenibile e il contributo che l’Intelligenza Artificiale può fornire per raggiungere i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’ONU. I vari interventi hanno dimostrato, che, soprattutto in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, siamo capaci di inventare nuove sinergie e collaborazioni in quella modalità creativa che caratterizza da sempre l’Italia”.

 

Uno sguardo al futuro della Terra. Tantissimi i temi e gli ambiti toccati durante i diversi panel, dal manufacturing all’ageing, dall’health al linguaggio, passando per la sostenibilità e la visione. Proprio quest’ultimo argomento ha visto diversi panelist sottolineare l’importanza della percezione delle macchine non solo per le loro applicazioni, ma anche per permettere loro di interagire con il mondo (e con le persone) in maniera sicura e precisa. Fra questi Giuseppe Borghi, head del Φ-lab dell’ESA, ha raccontato come l’IA e la vision a essa applicata, sia ormai una realtà nel mondo dell’osservazione della Terra dallo spazio. La utilizziamo, infatti, per ottenere una quantità enorme di dati, oltre 250 Terabyte al giorno, su molti aspetti della salute del nostro pianeta, dalla qualità dell’aria al movimento dei venti.

“Facciamo questo – ha spiegato Borghi nel suo intervento – perché nell’interrogare i cittadini europei su di che cosa dovrebbero occuparsi le tecnologie spaziali loro ci dicono che le priorità sono capire cosa stia succedendo al nostro pianeta e al clima della Terra, quindi l’ESA sta sviluppando una della più formidabili costellazioni di satelliti di osservazione della Terra al mondo”.

Comprendere la questione climatica non è un lavoro semplice, per farlo quindi ci si affida anche a sistemi di intelligenza artificiale, non solo per analizzare i dati raccolti e trasformarli in informazioni, ma anche per rendere più efficienti i satelliti, dotandoli di algoritmi di deep learning che permettano loro di svolgere on board operazioni complesse.

 

Una tavola rotonda per la sostenibilità. A chiusura del convegno si è tenuta la tavola rotonda “Cosa può fare l’intelligenza Artificiale per le persone ed il pianeta?” dedicata al tema della sostenibilità e al contributo dell’AI in una nuova visione economica a sostegno del benessere dell’uomo e della biosfera che caratterizza l’astronave Terra in cui viviamo. Il panel ha ospitato Giuseppe Borghi, Head of the Φ-Lab, ESA, Massimo Gaudina, Direttore della Rappresentanza Regionale a Milano, Commissione Europea, Filomena Maggino, Responsabile cabina di regia “Benessere Italia” del Governo Conte, Piero Poccianti, presidente AIxIA, Walter Rizzi, Partner dell’ufficio di Milano di McKinsey’s Company e Cristina Pozzi.

“La nostra società ha bisogno di un ripensamento profondo al fine di risolvere le grandi sfide globali che abbiamo di fronte e di ristabilire l’equilibrio dinamico tra gli umani e la natura nella quale siamo immersi e di cui siamo parte integrante – ha spiegato Pozzi – L’intelligenza artificiale, accompagnata sempre da buon senso e riflessione etica, è uno strumento eccezionale per realizzare una trasformazione: da un lato supportandoci in una miglior comprensione del sistema complesso di cui facciamo parte, dall’altro nella direzione di un approccio più sostenibile. Non da ultimo, le tecnologie di intelligenza artificiale, possono essere un facilitatore per realizzare un sistema educativo a prova di futuro”.

La redazione
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