20 minuti dal futuro

Il mondo degli investimenti ai tempi del Covid-19

5 May 2020 | Scritto da La redazione

Il mondo degli investimenti e delle startup è uno dei motori dell’economia e dell’innovazione a livello mondiale. Per capire come cambia e come cambierà a seguito dell’emergenza Covid-19 abbiamo parlato con Fabrice Grinda Co-Founder di FJ Labs e serial angel investor in una nuova puntata di “20 minuti dal futuro”.

Con oltre 600 startup finanziate e una capacità di visione straordinaria, Fabrice Grinda è un angel investor di caratura internazionale che ha saputo leggere l’andamento dei mercati per investire, in tempi non sospetti, in aziende che oggi sono grandi realtà, come Alibaba, BlaBlaCar, Dropbox e tante altro. Proprio per capire meglio come sarà il mondo delle startup e degli investimenti in questo periodo di grandi mutamenti a causa del nuovo coronavirus, Andrea Dusi, presidente di Impactscool, ha intervistato Grinda in diretta streaming nel nostro format “20 minuti dal futuro”.

 

Il ruolo delle startup. Cosa si sarebbe dovuto fare per evitare l’emergenza sanitaria e cosa possono fare ora startup e investitori per aiutare a gestirla? Secondo Grinda il compito delle aziende è legato al mondo del lavoro, il loro compito, infatti, sarebbe quello di “accelerare il trend verso il lavoro da remoto, verso la creazione di team che lavorano a distanza e permettere alle persone di continuare a lavorare in questo ambiente. In termini di cosa possiamo fare nei servizi – continua Grinda – […] ci troviamo davanti a una rivoluzione tecnologica, quindi (bisogna n.d.r.) continuare a investire e finanziare questo futuro del domani.” Secondo Grinda infatti questo è il momento migliore per fondare una startup.

 

La questione italiana. Nonostante l’enorme numero di startup che Fabrice Grinda ha finanziato, solo due sono italiane, la sua non è, ovviamente, una scelta personale ma è dettata dall’ecosistema delle startup nel nostro Paese. “Ci sono diversi motivi (per cui non si investe molto in Italia n.d.r.), uno ovviamente è il flusso di affari, non ci arrivano proposte dall’Italia che troviamo interessanti […]. Il secondo problema è strutturale, relativo al Paese, è davvero difficile ottenere finanziamenti in Italia. […] Infine – conclude l’imprenditore – non è facile fare scale up in Italia, ci sono troppe regole, troppe leggi, tutto dovrebbe essere online e non richiedere un sacco di carta”.

 

Investire nell’ambiente. La questione climatica è un grave problema ma, secondo Grinda, si tratta anche di un’enorme opportunità: “il cambiamento climatico è un enorme problema ma anche una gigantesca opportunità, abbiamo tutta questa tecnologia […]. Guarda alla produzione di energia per esempio, il più recente affare nel fotovoltaico che è stato firmato qualche tempo fa in Arabia è di 1,5 centesimi per kilowattora: è più economico dell’eolico, che a sua volta è più economico del gas naturale, che è più economico del petrolio che è più economico del carbone che è più economico del nucleare e quindi è arrivato a un punto in cui dal lato produttivo il solare è più economico di tutte le altre forme di energia”. Investire in soluzioni più green, ne avevamo già parlato, conviene non solo all’ambiente, ma anche dal punto di vista economico, si tratta infatti di “un’enorme opportunità – conclude Grinde – intendo un’opportunità da trilioni di dollari”.

 

La redazione
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