20 minuti dal futuro

La finanza è la scienza del futuro

3 June 2020 | Scritto da La redazione

Nuovo appuntamento con 20 minuti dal futuro, in questo puntata parleremo di finanza e futuro con il professore aggregato di logica e filosofia della scienza presso la Sapienza di Roma Emiliano Ippoliti

La finanza è un settore strettamente legato con lo sviluppo tecnologico. La reciproca influenza fra i due ambiti è una delle forze fondamentali che hanno plasmato e stanno plasmando la nostra civiltà. Comprendere gli andamenti dell’uno vuole svelare i risvolti dell’altro e viceversa. Per provare a svelare i meccanismi che tengono in piedi questo sistema abbiamo parlato con Emiliano Ippoliti, professore aggregato di logica e filosofia della scienza presso la Sapienza di Roma, durante uno degli appuntamenti di “20 minuti dal futuro”. Ippoliti si occupa di logica, filosofia della matematica, economia e filosofia dell’economia e recentemente ha pubblicato un libro, edito da Egea, intitolato “Un filosofo a Wall Street, speculazioni sulla finanza, da Aristotele ai Bitcoin” che sviluppa proprio questi temi.

 

La finanza è la scienza del futuro. A guidare l’intervista Cristina Pozzi, CEO di Impactscool, che in primo luogo ha voluto approfondire una dichiarazione di Ippoliti secondo cui la finanza sarebbe la scienza del futuro. “È una scienza sul futuro, su possibili scenari futuri e sui rischi che essi comportano – ha spiegato il professore – la finanza deve cercare di prefigurare questi scenari, attribuirgli un valore economico, si dice in gergo scontarli, quindi attualizzarli e realizzarli. In questo senso è un’attività tutta rivolta al futuro, è l’orizzonte verso cui questa scienza si muove, con tutti i rischi che questo comporta.

 

Il Cyborg finanziario. All’interno del libro di Ippoliti c’è un capitolo dal titolo curioso: “il cyborg finanziario”. “Il titolo del capitolo in cui parlo di questo – chiarisce il professore – allude all’osmosi, quasi l’unione, che si è creata nella finanza odierna attuale fra carne e silicio, fra uomini e computer. Ovviamente finanza e tecnologia sono due facce della stessa medaglia, o quanto meno due facce dello stesso poliedro: il potere finanziario è innanzitutto un potere tecnologico e capire la tecnologia permette di spiegare come si è evoluta e strutturata la finanza, e viceversa la finanza ci permette di capire perché certe tecnologie si sono sviluppate prima e meglio di altre. L’esempio che può far capire questo è l’utilizzo dei cavi transatlantici. Sono dei cavi su cui vengono trasmessi dei dati, per esempio fra Londra e New York. ovviamente questi cavi sono utilizzati molto per trasmettere dati finanziari. I primi di questi cavi venivano usati per trasmettere i prezzi del cotone fra Manchester e New York. La presenza di questi spiega perché New York e Londra sono due fra le piazze più importanti del mondo, perché sono i punti terminali di sistemi di comunicazione velocissimi che permettono loro di avere i dati non dico in tempo reale ma alla velocità della luce. Questo fa capire che se cambiassimo il sistema di comunicazione dei dati, per esempio se usassimo la trasmissione satellitare, a quel punto anche la carta geografica della finanza potrebbe cambiare”.

 

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