Le notizie della settimana scelte da Impactscool – 4 giugno 2018

Gli insediamenti lunari sono il futuro del settore immobiliare?

Jeff Bezos, CEO di Amazon, ha annunciato che Blue Origin, l’impresa spaziale da lui finanziata che sta sviluppando tecnologie per consentire l’accesso umano privato allo spazio, collaborerà con la NASA e l’Agenzia Spaziale Europea per creare un insediamento sulla Luna. Se l’obiettivo principale di Blue Origin è di ridurre i costi di accesso allo spazio, a lungo termine, secondo Bezos, l’unico modo per il nostro pianeta di fare fronte alla crescente domanda di energia e allo stress a cui l’umanità sottoporrà l’ambiente terrestre sarà quello di spostare tutta l’industria pesante in avamposti nello spazio alimentati a energia solare.
“Dovremo lasciare questo pianeta”, ha detto Bezos. “E questo renderà il pianeta un posto migliore. Potremo andare e tornare, e le persone che vogliono restare resteranno”. Ed è qui che la luna entra in gioco: Bezos ha sottolineato che la luna si trova a una distanza appropriata, raggiungibile anche in un paio di giorni. Gli scienziati hanno stabilito che esistono depositi di ghiaccio vicino ai poli che potrebbero essere convertiti in acqua potabile, in aria respirabile e in propellenti per i razzi ricaricabili. “È quasi come se qualcuno lo avesse già pensato per noi”.

Buone notizie per gli ultimi esemplari di rinoceronte bianco settentrionale

Dopo la morte di Sudan, l’ultimo esemplare maschio di rinoceronte bianco settentrionale, il destino di questa specie sembrava segnato: solo due esemplari femmina, Najin e Fatu, resistono ancora nella riserva Ol Pejeta in Kenya. Ma buone notizie potrebbero arrivare presto da un gruppo di ricercatori del San Diego Zoo Institute for Conservation Research. Gli scienziati, infatti, stanno sviluppando tecniche di conservazione genetica, grazie all’uso della crioconservazione, che potrebbero significare un ritorno in vita della sottospecie di rinoceronte ormai estinta.
Utilizzando il materiale genetico del rinoceronte bianco settentrionale conservato nel “Frozen Zoo”, la struttura che conserva materiali genetici e cellulari crioconservati di diverse specie animali, infatti, si potrebbe dare il via a una nuova progenie, utilizzando come madri surrogate alcune femmine di rinoceronte bianco meridionale, una sottospecie molto simile.
Il progetto è ancora alle fasi iniziali, ma la speranza è che presto Najin e Fatu non saranno più sole.

La Papua Nuova Guinea vuole bannare Facebook per un mese

“Potremo raccogliere informazioni per identificare gli utenti che si nascondono dietro account falsi, quelli che caricano immagini pornografiche, e quelli che pubblicano informazioni fasulle e fuorvianti su Facebook, in modo da essere filtrati e rimossi”: così Sam Basil, il Ministro delle Comunicazioni della Papua Nuova Guinea ha giustificato la decisione del governo di bannare Facebook per un mese. Il provvedimento, preso dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, nasce con l’intenzione di permettere agli analisti del dipartimento di Basil di esaminare approfonditamente gli effetti che il social network ha sulla comunità. Come ha sottolineato l’esperta di politica e media dell’Università di Sydney Aim Sinpeg, il provvedimento suscita però alcuni interrogativi: “Un mese è un limite di tempo interessante per un divieto, non so di preciso cosa pensano di poter ottenere, e perché pensano sia necessario un divieto. Si può fare un’analisi di Facebook anche senza bannarlo. E quali dati raccoglierà il governo? Se sono preoccupati per le notizie false, ci sono molti modi per farlo senza bannare l’intera piattaforma”.