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Le notizie della settimana scelte da Impactscool – 6 agosto 2018

6 August 2018 | Scritto da La redazione

Le notizie più importanti su tecnologie e futuro, scelte e selezionate dal web per i lettori di Impactscool.

Criminali o parlamentari? Per Amazon Rekognition la differenza non è chiara

Per convincere il Congresso americano a varare una moratoria sull’utilizzo del riconoscimento facciale nella sicurezza pubblica l’ACLU, American Civil Liberties Union, ha deciso di fare un esperimento: le foto dei 535 parlamentari USA sono state passate al vaglio da Amazon Rekognition, un nuovo sistema di riconoscimento facciale. La tecnologia però si è dimostrata rischiosa, proprio come i rappresentanti dell’ACLU temevano: in 28 casi, circa il 5%, Amazon Rekognition ha infatti trovato delle corrispondenze, in realtà inesistenti, tra i volti dei parlamentari e quelli di alcuni criminali, presi da un database formato da oltre 25000 foto segnaletiche. L’ACLU ha sottolineato che il numero più alto di errori riguardava i parlamentari di colore, che sebbene compongano solo il 20% del Congresso sono stati erroneamente identificati nel 39% dei casi. “Se le forze dell’ordine usassero Amazon Rekognition – hanno dichiarato i rappresentanti dell’ACLU – non è difficile immaginare un futuro in cui le persone verranno interrogate o perquisite solo perché un software ha trovato una corrispondenza tra il loro viso e quello presente in un archivio di criminali. Un’identificazione che, accurata o meno, potrebbe costare loro la libertà o persino la vita”.

 

Negli USA le armi da fuoco stampate in 3D sono realtà

Negli Stati Uniti, da mercoledì 1 agosto, è ufficialmente legale scaricare dal web gli schemi per produrre pistole con stampanti 3D. La decisione è arrivata dopo un lungo iter legale, cominciato nel 2015, quando Defense Distributed, organizzazione no profit con sede in Texas, aveva fatto causa al Dipartimento di Stato che aveva bloccato il primo tentativo di distribuzione degli schemi per le stampanti 3D della piattaforma online. L’organizzazione ha vinto la causa il mese scorso, ottenendo così il permesso di pubblicare gli schemi per le armi. In molti si sono detti preoccupati per l’esito della sentenza, in particolare per le conseguenze che le pistole stampate in 3D potranno avere in futuro: questo genere di armi, infatti, risulterebbe irrintracciabile perché non necessita di un numero di serie e per produrle o possederle non è necessario sottoporsi ai controlli di background effettuati dalla polizia. Anche per questo motivo i procuratori generali di 21 stati americani hanno scritto al segretario di Stato Mike Pompeo perché fermi la pubblicazione.

 

Una nuova ricerca ha dimostrato che Einstein aveva ragione

Albert Einstein aveva ragione: non c’erano dubbi al riguardo, ma adesso un gruppo internazionale di ricercatori ha dimostrato la validità delle teorie formulate dal fisico più di un secolo fa. I risultati della ricerca in questione partono dall’osservazione di un gruppo di stelle che orbita ad alta velocità intorno a un buco nero supermassiccio a 26mila anni luce dalla Terra. L’osservazione è stata compiuta grazie al VLT, Very Large Telescope, posizionato in Cile. Proprio grazie al VLT i ricercatori hanno dimostrato il fenomeno conosciuto come “redshift gravitazionale”: il fenomeno, già ipotizzato da Einstein, indica uno spostamento della lunghezza d’onda della luce in risposta a un campo gravitazionale molto forte. Frank Eisenhauer, del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, ha dichiarato che il risultato di questa ricerca potrà aiutarci nel futuro a comprendere meglio il funzionamento dei fenomeni che regolano l’Universo.

La redazione
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