Robotica e AI

Capirsi a gesti, anche con la tecnologia

18 June 2019 | Scritto da La redazione

Un chip che ti permette di comandare dispositivi a distanza fa parte dei progetti di Google ATAP, Advanced Technology and Projects, e ha il potenziale per cambiare il modo con ci rapportiamo con i nostri dispositivi

È più piccolo di un francobollo ma dentro ci sono anni di lavoro. Si tratta del chip Soli, una nuova tecnologia che usa un microscopico radar per permetterci di comandare dispositivi a distanza con il solo movimento delle mani. Come suggeriva il famoso scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, qualsiasi forma di tecnologia abbastanza avanzata è indistinguibile dalla magia e in effetti vedere questo dispositivo in azione è quasi come vedere un illusionista muovere un oggetto con la sola forza del pensiero.

 

L’importanza dei piccoli gesti. Forse è ancora più vero per noi italiani, ma i gesti sono una parte integrante del nostro modo di esprimerci e di interfacciarci con il mondo. Trovare un modo per rendere l’interfaccia con i nostri dispositivi altrettanto spontanea e immediata significa trovare un modo per integrare i nostri gesti nei comandi, per questo il team di sviluppo di Soli ha passato più di 4 anni lavorando al modo di rilevare con precisione gesti millimetrici.

 

Come funziona. Immaginate di girare una piccola manopola con due dita, anche senza l’oggetto fisico fra le mani, siamo perfettamente in grado di simulare il movimento con un grande grado di precisione. Proprio sfruttando questa nostra capacità di manipolazione molto fine i ricercatori di Soli hanno individuato una serie di gesti comuni, intuitivi e facilmente rilevabili dal dispositivo. Per funzionare utilizza un piccolissimo radar capace di rilevare i più minimi movimenti delle mani; funziona grazie all’effetto Doppler, ovvero il cambio di frequenza di una sorgente di onde – radio in questo caso – con il loro spostamento. Per merito di a un sofisticato algoritmo, il chip non solo rileva il movimento ma lo riconosce anche come uno dei gesti codificati. Il valore aggiunto di questo metodo è che la percezione del tatto delle dita che si toccano forniscono quel feedback che ci permette di avere una precisione ancora maggiore: come quando digitiamo con la tastiera del PC, sentendo il movimento dei pulsanti sappiamo di averli premuti, allo stesso modo le nostre mani diventano il nostro sistema di feedback naturale.

 

Quando e come lo useremo?  Il dispositivo è ancora in fase sperimentale ma le applicazioni sono ovunque, qualsiasi dispositivo che abbia una forma di controllo analogico può essere comandato dal chip Soli. Voci di corridoio inoltre suggeriscono che potremo vederlo sul mercato più presto del previsto: il nuovo smartphone di Google, Pixel 4, potrebbe avere già il chip al suo interno. Un’unica accortezza, attenti a non gesticolare troppo mentre parlate vicino ad uno di questi dispositivi.

 

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La redazione
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