Scienza e Medicina

Clonazione degli animali domestici: riusciremo mai a trasferire anche i ricordi?

26 August 2019 | Scritto da La redazione

Se per quanto riguarda l’aspetto la scienza ci permette di creare delle fedeli copie dell’originale, sul piano dei ricordi e della personalità non si hanno ancora soluzioni. Per ora.

Il 26 agosto si festeggia la giornata mondiale del cane, l’amico a quattro zampe con cui ogni padrone crea un indissolubile legame affettivo. La vita media di questo fedele compagno, però, è di molto inferiore alla nostra e i padroni sognano un modo per evitare la sofferenza di dire per sempre addio al loro amato animale. Se, da un lato, l’idea di un cane robot non sembra convincere, dall’altra alcune persone hanno fatto ricorso alla clonazione per riavere il loro cane. Quale sarà il prossimo passo? Dare al nuovo cucciolo personalità e ricordi dell’originale: un’azienda cinese promette di studiare una soluzione.

 

La “ricetta” per un clone. Dal punto di vista scientifico e tecnico, per clonare un cane è come prima cosa necessario prelevare dei campioni di tessuto del cane originale. In seguito, occorre isolare e poi coltivare le cellule somatiche dell’animale che si vuole riprodurre, estrarre un ovulo da una femmina di cane in calore, rimuovere il nucleo dall’ovulo e sostituirlo con il materiale genetico del cane che si vuole ricreare. A questo punto è necessario impiantare l’ovulo in un altro cane, quella che a tutti gli effetti diventa una madre surrogata, a cui vengono somministrati degli ormoni per portare avanti la gravidanza. Se le condizioni sono buone l’ovulo cresce, fino a portare alla nascita del cucciolo clone. Il successo dell’intervento non è scontato nonostante i progressi fatti dalla scienza, motivo per cui possono essere necessari diversi tentativi per arrivare alla nascita nel cane.

 

Clonazione degli animali, tra scienza ed etica. Un procedimento che funziona dal punto di vista scientifico ma che lascia molti interrogativi sul piano etico. È corretto sottoporre dei cani in salute a questo trattamento, sicuramente invasivo? I cani clonati, inoltre, spesso hanno una vita inferiore rispetto agli altri: anche alla luce di ciò, non sarebbe meglio dare una casa ai molti cuccioli abbandonati o nei canili? Nonostante queste perplessità sono molte le persone che fanno ricorso a questa tecnica: tra loro anche l’attrice e cantante Barbra Streisand, il cui caso qualche anno fa ha creato un certo scalpore. Ma se dal punto di vista dell’aspetto si ottengono degli ottimi risultati, con quelli che potremmo definire dei gemelli dei cani originali, la situazione cambia quando entriamo nella sfera della personalità: il carattere dell’animale dipende da tanti fattori e, per quanto molto simili esteticamente, i cloni sono in realtà dei nuovi cuccioli. Ma qualcuno potrebbe presto lavorare anche su questo aspetto.

 

Impiantare i ricordi. L’azienda cinese Sinogene Biotechnology Company ha annunciato che sta pensando a una soluzione per impiantare i ricordi dell’animale originale nel clone. Secondo quanto riporta il Global Times, il direttore generale dell’azienda avrebbe comunicato durante una conferenza che “la società sta prendendo in considerazione l’uso dell’intelligenza artificiale o della tecnologia dell’interfaccia uomo-macchina per archiviare i ricordi degli animali e addirittura trasferirli agli animali clonati”. Nell’articolo si fa riferimento alla clonazione dei gatti (portata sul mercato cinese proprio dalla Sinogene Biotechnology Company), ma siamo certi che, nel caso di successo di questi esperimenti (ancora tutto da verificare), la tecnica sarebbe applicata anche ad altri animali domestici, cani in testa, portando a una grande crescita del giro di affari.

La redazione
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