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L’India fra i protagonisti della nuova corsa allo spazio

8 August 2019 | Scritto da La redazione

Le missioni spaziali indiane sono un chiaro segnale della crescita delle ambizioni spaziali del Paese

Quando il 22 luglio il razzo GSLV Mk3 dell’agenzia spaziale indiana si è sollevato dalla rampa di lancio da un’isola della baia del Bengala non ha portato con sé solo una sonda diretta verso la Luna ma anche le ambizioni e le speranze di un’intera nazione.

 

L’India verso il polo Sud lunare. Era il lancio della missione Chandrayaan-2, attualmente in viaggio verso la Luna, che ha come obiettivo quello di atterrare con un lander automatico sul polo Sud del nostro satellite. Si tratta di una zona molto trafficata ultimamente, il motivo di tanto interesse è dovuto alla forte possibilità che in quella zona siano presenti grandi quantità d’acqua. Se ciò fosse vero e se fosse facilmente accessibile questo potrebbe permettere l’avvio di una tratta commerciale Terra-Luna e l’inizio di un vero e proprio nuovo settore di sviluppo economico. Un ambito a cui l’India non intende non partecipare e in cui, anzi, mira di diventare uno dei maggiori protagonisti.

 

L’importanza dello spazio. Sebbene il programma spaziale indiano sia iniziato già negli anni ’60, ha acquisito una nuova importanza sotto il Primo Ministro Narendra Modi che ha promosso il programma spaziale come un simbolo della crescente statura del Paese a livello internazionale e un baluardo delle sue capacità di difesa. La missione lunare non è l’unica all’orizzonte. Entro il 2022, l’agenzia spaziale indiana prevede di inviare una missione con equipaggio nello spazio.

 

Una presenza ingombrante. L’India è molto interessata a essere riconosciuta internazionalmente come una superpotenza economica, militare e anche spaziale, non necessariamente, in questo ultimo ambito, con soli scopi pacifici. Nel marzo di quest’anno, infatti, l’India ha dato una dimostrazione di forza abbattendo un proprio satellite in disuso con un suo missile. Sicuramente una prova delle proprie capacità di difesa e offesa anche in ambito spaziale ma che ha alzato moltissime voci critiche dalla comunità internazionale. La deflagrazione, infatti, ha creato una nube di detriti in orbita che ha addirittura minacciato la sicurezza della Stazione Spaziale Internazionale. Non solo questo, a giugno il governo ha annunciato la fondazione di un’agenzia, la DSRA – Defense Space Research Agency – che ha lo scopo di sviluppare e creare armi di difesa (e forse anche offesa) spaziali.

Gli esperti affermano che l’attenzione dell’India sul suo programma spaziale riflette le aspirazioni della sua giovane popolazione: l’innovazione scientifica, l’invenzione di nuove tecnologie e lo sviluppo di una forza lavoro altamente qualificata potrebbero aiutare l’India a diventare un’economia da 5 trilioni di dollari entro il 2024, un obiettivo che il governo Modi ha affermato che tenterà di raggiungere.

 

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La redazione
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