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Mind Uploading: potremo trasferire la nostra mente su una macchina?

17 October 2019 | Scritto da La redazione

Sembra fantascienza ma alcuni ricercatori sono convinti sia tecnicamente fattibile: manca solo un super computer

L’abbiamo visto fare centinaia di volte nei film e nei libri di fantascienza: persone trasformate in robot, back-up della propria coscienza, salvataggi in cloud del proprio io e simulazioni di menti umane indistinguibili da quelle reali. Riusciremo mai a estrarre questa tecnologia dal mondo della narrativa e cristallizzarla nel mondo reale?

 

Trasferire la mente su una macchina è possibile? Secondo alcuni ricercatori la risposta è affermativa, semplicemente ci manca la potenza di calcolo per farlo. La mente umana è una macchina complessa, molto complessa, miliardi e miliardi di neuroni comunicano fra loro a velocità inimmaginabile, creando e disfacendo continuamente connessioni, pensieri, ricordi e ragionamenti, formando in poche parole il nostro io. Cosa servirebbe per prendere quell’insieme di impulsi elettrici che saltano da una sinapsi all’altra, trasformarli in una lunghissima stringa di codice binario, fatta di 0 e 1, e trasferirli su un computer?

 

Un super-supercomputer.  Se volessimo, speculare sulle effettive esigenze di calcolo per l’esecuzione di una mente umana caricata su un supporto tecnologico, queste sono molto difficili da quantificare, principalmente perché non conosciamo ancora in maniera abbastanza approfondita il nostro stesso cervello. Diverse stime, però, suggeriscono che per simulare una mente umana sarebbe necessario un computer ancora lontano dalla nostra potenza di calcolo.

Secondo Henry Markram, ricercatore capo del “Blue Brain Project” – un progetto di ricerca che mira a creare una ricostruzione al computer del funzionamento degli elementi che compongono il cervello del topo (ed eventualmente anche il cervello dell’uomo) – “sarà molto difficile perché, nel cervello, ogni molecola ha una capacità paragonabile a quella di un potente computer e avremmo bisogno di simulare la struttura e la funzione di miliardi di miliardi di molecole così come tutte le regole che governano le loro interazioni. Ci sarebbe bisogno di computer che sono migliaia di miliardi di volte più grandi e più veloci di qualsiasi cosa esistente oggi”.

Eppure, gli sforzi in questa direzione continuano e ogni anno si fa un piccolo passo verso la creazione di una macchina in grado, se possibile, di simulare una mente umana.

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La redazione
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