Notizie dal mondo

Notizie dal futuro e dintorni – 26 ottobre

26 October 2020 | Scritto da La redazione

Notizie dal Mondo

Mappare ogni singolo albero del nostro pianeta usando l’intelligenza artificiale

Conoscere con precisione quanti alberi ci sono sul nostro pianeta ci permette di stimare meglio quali sono i loro impatti sulla questione climatica e non solo, anche sforzi di preservazione di habitat e di ripopolazione di zone degradate, otterrebbero un enorme beneficio da questi dati. Contare gli alberi è un lavoro dispendioso e quasi impossibile da svolgere “manualmente”, ma dei ricercatori della New Mexico State University hanno addestrato un’intelligenza artificiale a farlo in maniera più efficace e rapida. Utilizzando immagini satellitari hanno mostrato all’IA come riconoscere la sagoma distintiva della vegetazione interessata, mappando manualmente 90mila alberi, basandosi sulla forma della chioma, sul colore e altre caratteristiche. A oggi il sistema è riuscito a mappare 1.8 miliardi di alberi nelle regioni del Sahel e del Sahara in Africa occidentale, ma i ricercatori sono fiduciosi che con ulteriore addestramento l’IA sarà in grado di lavorare su tutta la superficie del nostro pianeta.

 

La gamba bionica open-source

Si chiama Open-Source Leg ed è un progetto portato avanti da alcuni ingegneri del Neurobionics Lab at the University of Michigan che incarna appieno il concetto di Open Source. Il team infatti si è posto l’obiettivo di sviluppare una protesi per arti inferiori motorizzata i cui progetti sono disponibili a chiunque, creando un design semplice, portatile, economico, scalabile e personalizzabile. I progetti per la Open-Source Leg sono disponibili online e il laboratorio è in grado di costruire e spedirne una nel caso chi ne avesse bisogno non ne abbia le capacità. Il progetto cerca di raggiungere tre obiettivi. Il primo è identificare un design che può essere utilizzato per sistemi a basso costo, intorno ai 10-20 mila dollari, ad alte prestazioni e open source. In secondo luogo, capire come si possono combinare strategie separate di controllo della protesi per beneficiare dell’andatura amputata. Infine, il progetto Open-Source Leg vuole convalidare il suo sistema open-source proposto come strumento per la ricerca sul controllo delle protesi.

 

Google rivela i suoi robot agricoltori

Come cambierebbe l’agricoltura se ogni singola pianta potesse essere monitorata e fornita esattamente del nutrimento di cui ha bisogno? E questa la domanda a cui gli scienziati e gli ingegneri del progetto Mineral di Alphabet hanno provato a rispondere sviluppando dei robot in grado di percorrere i campi coltivati e ispezionando, grazie a telecamere guidate da sistemi di intelligenza artificiale, le piante per identificare necessità e problemi per ogni singola pianta. I dati raccolti dai robot, inoltre, potranno essere usati per migliorare il sistema, aumentandone l’efficienza e quindi la resa dei raccolti.

 

La batteria fatta di spinaci

Braccio di Ferro ci aveva visto lungo. Gli spinaci contengono davvero tanta energia, ma forse non nel senso che il cartone ci ha sempre voluto far credere. Una ricerca pubblicata recentemente su ACS Omega ha dimostrato come dei semplici spinaci, gli stessi che possiamo acquistare al supermercato, se salati, tritati, congelati e poi fatti essiccare ad alte temperature sotto forma di sottili fogli, sono più efficienti del platino come catalizzatori all’interno di celle a combustibile. La strada da percorrere prima di poterle vedere, possibilmente, in futuro, in funzione all’interno di sistemi elettronici più green come le batterie delle auto elettriche.

La redazione
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