Città e Trasporti

Hyperloop: anche in Italia il treno di nuova concezione?

3 July 2019 | Scritto da La redazione

Da Milano a Bologna in 9 minuti: il treno ideato da Elon Musk potrebbe approdare nel nostro Paese e rivoluzionare la rete dei trasporti

Tra qualche anno in Italia potrebbe essere in arrivo un treno diretto verso il futuro. Si tratta dell’Hyperloop, il treno a levitazione magnetica capace di sfrecciare a più di 1200 km/h all’interno di un tubo depressurizzato. L’annuncio proviene da Gabriele ‘Bibop’ Gresta, fondatore della Hyperloop Transportation Technologies, la startup nata per realizzare il progetto lanciato nel 2013 da Elon Musk.

“Entro fine 2019 – ha dichiarato Gresta – insieme alle Regioni interessate contiamo di annunciare due progetti di fattibilità per il nostro sistema di trasporto in Italia”. Voci di corridoio parlerebbero di due tratte, lunghe circa 150 km ma non si sa quali città verrebbero collegate. Quello che si sa è che qualora il progetto dovesse realizzarsi, sarebbe in grado di rivoluzionare i trasporti su rotaia – anche se magnetica – del nostro Paese.

 

Banchi di prova.  Il sistema Hyperloop è stato ideato nel 2012 come un progetto open-source a cui chiunque potesse attingere per sviluppare il proprio sistema. Da allora diverse realtà hanno lavorato a diverse iniziative e a oggi sono tre le sezioni nel mondo costruite per effettuare test. Due negli Stati Uniti, quello della Virgin Hyperloop One a nord di Las Vegas e quello della SpaceX di Musk, costruito attorno al quartier generale dell’azienda aerospaziale del noto magnate, e uno in Europa, in Francia, della Hyperloop Transportation Technologies. Tutti i tubi costruiti finora sono brevi tratti sperimentali che non hanno ancora alcuno scopo commerciale: una vera e propria tratta aperta al pubblico è ancora solamente su carta e nelle menti di alcuni visionari.

 

Tubi? La parola d’ordine è la riduzione dell’attrito. Per viaggiare a velocità supersoniche l’unica soluzione è quella di eliminare l’aria dall’equazione. Per questo motivo il funzionamento dell’Hyperloop prevede l’eliminazione delle rotaia a favore di tubi, da cui verrebbe estratta l’aria: nel vuoto pneumatico l’unica fonte d’attrito rimasta sarebbe quella delle ruote con i binari, per questo l’Hyperloop si libera anche delle ruote per il suo funzionamento e si muove grazie alla levitazione magnetica. Librandosi a pochi centimetri da terra il treno-proiettile è in grado di percorrere lunghe distanze in pochissimo tempo.

 

Il treno del futuro? Forse no. L’Hyperloop ha un enorme potenziale, la capacità di sostituire gli aerei in tratte brevi e continentali, accorciandone addirittura la percorrenza e diminuendo l’impatto ambientale – il sistema sarebbe interamente elettrico – rispetto agli aeroplani che da soli contribuiscono ad una buona parte delle emissioni di CO2. Addirittura, secondo Gresta, il sistema produrrebbe più energia di quella che consuma perché è alimentato da pannelli fotovoltaici, impianti di energia eolica e geotermica e riuscirebbe a recuperare l’energia cinetica dissipata in frenata.

Un veicolo da sogno, quindi, ma le incertezze sono ancora tante, forse troppe. Diverse voci critiche si sono mosse contro l’Hyperloop mostrando come si tratti di un sistema altamente pericoloso. A oltre 1200 km/h il più piccolo disallineamento di una sezione dei tubi potrebbe portare, nel migliore dei casi a forti scossoni, nel peggiore a gravi incidenti. Essendo il sistema, inoltre, “sottovuoto”, in caso di guasti elettrici o di fermate impreviste, i passeggeri non avrebbero modo di evacuare il veicolo.

Le possibilità e potenzialità sono molte, così come le criticità che bisognerà affrontare prima di vedere il sistema utilizzato dal grande pubblico. Nel frattempo, Gresta ha già stretto accordi con Abu Dhabi, Stati Uniti, Francia, Cina, India e Spagna per iniziare studi di fattibilità e costruire Hyperloop. Il treno arriverà anche in Italia?

 

La redazione
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