L’intelligenza artificiale che traduce i pensieri in parole
2 April 2020 | Scritto da La redazione
La lettura del pensiero ha appena fatto un altro piccolo passo verso il diventare realtà
Creare una “protesi linguistica”, un dispositivo che possa permettere a chi ha perso la capacità di parlare di poter avere nuovamente contatti con il mondo esterno. Questo l’incredibile obiettivo di una ricerca dell’Università della California che ha sviluppato un’intelligenza artificiale in grado di analizzare gli impulsi elettrici generati dal cervello e di tradurli in linguaggio. Per addestrare l’IA i ricercatori gli hanno fornito dati raccolti da pazienti epilettici che avevano già impianti neurali usati per monitorare i loro attacchi. Il sistema registrava quindi le onde cerebrali mentre i partecipanti dovevano leggere diverse frasi ad alta voce. L’IA quindi poteva abbinare il pensiero generato dal pronunciare le parole alle parole stesse, imparando come tradurre l’attività cerebrale in parole. La precisione del sistema è stata sorprendentemente alta, con alcuni pazienti che presentavano un grado di errore di meno del 3%. La ricerca è ancora in fase embrionale e andrà sperimentata senza che i partecipanti parlino ad alta voce. Ci vorrà ancora del tempo prima che questa tecnologia possa venire applicata, ma è comunque un piccolo passo avanti verso un mondo più inclusivo.