Un esoscheletro robotico per i pazienti tetraplegici

Una tuta robotica che si può comandare con il pensiero: è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università di Grenoble l’innovazione che potrebbe restituire una certa autonomia ai pazienti tetraplegici.
La tuta, più precisamente un esoscheletro, ha permesso a Thibault, il primo paziente a utilizzarla, di tornare a camminare e a muovere le braccia.

Due impianti raccolgono l’attività cerebrale di Thibault e la trasmettono wireless a un computer che, a sua volta, traduce questi segnali in comandi per l’esoscheletro. In due anni di sperimentazione il paziente ha camminato per 145 metri e raggiunto e toccato oggetti nello spazio tridimensionale con il 71% di successi.