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Notizie dal futuro e dintorni – 2 novembre

2 November 2020 | Scritto da La redazione

Acqua sulla Luna: arriva la conferma

Sempre più dati suggeriscono che l’arida Luna in realtà non sia così povera d’acqua, l’ultima conferma, annunciata dalla NASA con una diretta, mostra che sul nostro satellite ci sia più acqua di quanto preventivato, e che questa non sia presente, ghiacciata, solo sul fondo di alcuni crateri del polo sud lunare ma anche nella superficie, nello specifico sul cratere Clavius. La scoperta è stata svolta grazie al telescopio SOFIA, un osservatorio astronomico della NASA che vola a bordo di un aereo che ha individuato molecole d’acqua in zone colpite direttamente dalla luce solare. Non bisogna pensare però a pozze d’acqua superficiali (o poco sotto): l’acqua è intrappolata, poche molecole, all’interno di “perle” di vetro che si sono formate durante impatti meteorici in passato, secondo le stime in un metro cubo di regolite, il materiale che ricopre la luna, ci sono circa 340 grammi d’acqua.

 

Quanto bisogna modificare un volto per imbrogliare il riconoscimento facciale?

Il riconoscimento facciale è ovunque. Dai filtri di Instagram, che rilevano un volto e ci posizionano sopra il muso di un gattino, ai sistemi di controllo e monitoraggio della popolazione utilizzato in Cina. Pochi però sanno come funziona, e quali sono i rischi, le opportunità e soprattutto le criticità legate a questa tecnologia. Per sottolineare questi aspetti una collaborazione fra YR Media e Standford ha portato alla creazione del progetto “Erase your Face” in cui in maniera interattiva possiamo vedere come sfidare il riconoscimento facciale e cosa serve per riuscire a imbrogliare l’algoritmo.

 

La mappa che mostra le emissioni di metano nel mondo

Il metano è un gas serra molto pericoloso, anche se la sua permanenza in atmosfera è molto minore rispetto alla CO2, la sua capacità di riscaldare l’ambiente è 84 volte maggiore, per questo motivo è importante riuscire a monitorare le sue emissioni, naturali o di origine antropica.
Per aiutarci in questo senso GHGSat ha creato una mappa, chiamata PULSE, che usa dati satellitari per mostrare le concentrazioni di metano e quindi le zone in cui questo viene emesso in maggiori quantità.

 

Un’azienda israeliana vuole creare bistecche sintetiche sulla Luna

Se da un lato la coltivazione di insalata e altre piccole piante a foglia si è rivelata fattibile nello spazio, aprendo le porte a una dieta vegetariana per gli uomini e le donne che esploreranno la Luna e Marte, dall’altro un’alimentazione di questo tipo potrebbe rivelarsi monotona e carente di alcuni elementi nutritivi. Non è semplicissimo però portare gli allevamenti nello spazio, per questo Aleph Farm ha annunciato il progetto Aleph Zero Space Program che mira a portare un sistema per produrre carne sintetica su larga scala per i futuri coloni spaziali. L’azienda ha già dimostrato di poter creare carne in condizioni di microgravità, producendo, nel 2019, la prima bistecca (anche se molto piccola) creata in laboratorio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

La redazione
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