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Le notizie della settimana scelte da Impactscool – 7 maggio 2018

7 May 2018 | Scritto da La redazione

Le notizie più importanti sulla tecnologia e il futuro, scelte e selezionate dal web per i lettori di Impactscool

 

 

La creatività si nasconde nei sogni

Viene definita ipnagogia la fase che tutti noi sperimentiamo prima di addormentarci: proprio in questo limbo tra sonno e veglia potrebbe nascondersi il momento di maggior creatività delle nostre menti. Per dimostrare questa teoria e saperne di più sull’ipnagogia, un team di ricerca del MIT ha inventato Dormio, un dispositivo in grado di interfacciarsi con la persona che sta attraversando questo stadio. In particolare Dormio è in grado di massimizzare in modo affidabile la quantità di tempo che gli utenti trascorrono sospesi tra la veglia e il sonno e raccoglie informazioni, fondamentali per comprendere meglio cosa accade durante questa fase. L’idea di interfacciarsi con i sogni per stimolare naturalmente la nostra creatività è accattivante, ma questo campo di ricerca è ancora emergente e, perchè fornisca risposte concrete, saranno necessari molti più test rispetto a quanti ne siano stati realizzati fino a oggi.

 

Pareti touch? Ci pensa la nuova vernice

Una comunissima parete può trasformarsi in uno schermo touch, munito di sensori per rilevare la posizione delle persone presenti nella stanza e individuare i dispositivi elettronici. Non è fantascienza ma il risultato di uno studio realizzato dai ricercatori della Carnegie Mellon University e di Disney Research, che ha portato alla scoperta di una vernice a base di acqua e particelle di nichel, in grado di condurre elettricità. Wall ++, questo il nome del sistema, potrebbe essere usato come interruttore per la luce o per controllare dispositivi elettronici e termostati. Il costo è relativamente basso, circa 20 dollari al metro quadrato, e lo sviluppo di questa tecnologia potrebbe in poco tempo proiettarci in un futuro in cui le abitazioni saranno dotate di pareti che rispondo ai nostri stimoli e comandi.

 

Dalle Nazioni Unite un aggiornamento sulle armi autonome

Dal novembre scorso, con l’uscita del video “Slaughterbots”, si è acceso il dibattito sulle armi autonome letali. Le Nazioni Unite hanno organizzato un incontro, che si è svolto dal 9 al 13 aprile a Ginevra, per discutere e valutare le molteplici sfide etiche, giuridiche, operative e tecniche di tali sistemi con 82 Paesi della CCW, Convenzione delle Nazioni Unite sulle armi convenzionali. Durante la settimana quasi tutti gli Stati e i rappresentanti della società civile hanno convenuto che è importante mantenere un “controllo umano significativo” sulle armi autonome, nonostante ci siano ancora disaccordi sulla definizione esatta di tali sistemi e sul meccanismo con cui debba essere esercitato questo “controllo umano”. Con l’evoluzione esponenziale di intelligenza artificiale e robotica è importante creare un regolamento unico e condiviso sulle armi autonome, per essere pronti ad affrontare la situazione dal punto di vista etico, giuridico, politico e diplomatico.

La redazione
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