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Notizie dal futuro e dintorni – 23 Aprile

23 April 2019 | Scritto da La redazione

Le notizie più importanti su tecnologie e futuro, selezionate dal team di Impactscool

Borofene: il nuovo super materiale

Più forte e più flessibile del grafene, il borofene è un buon conduttore di calore ed elettricità. Un singolo strato di atomi di boro che si combinano per formare strutture reticolari bidimensionali di varie forme. Si chiama Borofene il materiale che potrebbe rivoluzionare diversi settore, da quello delle batterie fino a quello dei sensori. Più forte e più flessibile del grafene, il borofene è un buon conduttore di calore ed elettricità. La sfida, ora, è capire come riuscire a produrlo in larga scala.

Proiezioni pubblicitarie nel cielo notturno

Pepsi sta progettando una nuova pubblicità per la sua bevanda energetica. Pepsi sta progettando una nuova pubblicità per la sua bevanda energetica: in collaborazione con l’azienda russa StartRocket vorrebbe creare una proiezione del marchio nel cielo notturno come una costellazione artificiale. La compagnia russa StartRocket progetta di lanciare dei cubetti nello spazio, il cielo fungerà da “cartellone orbitale”, proiettando enormi pubblicità. Pepsi potrebbe essere il primo cliente dell’azienda e utilizzerebbe il servizio per promuovere la sua nuova bevanda energetica. Il progetto ha già mosso diverse lamentele: in molti, infatti, si sono opposti al progetto di invadere il cielo notturno con pubblicità.

La Cina punta sulla fusione nucleare

Intende completare un reattore sperimentale a fusione nucleare e iniziare a generare energia da esso intorno al 2040. La Cina intende completare un reattore sperimentale a fusione nucleare e iniziare a generare energia da esso intorno al 2040. Lo scrive Reuters, riportando quanto dichiarato da un ricercatore senior coinvolto nel progetto. La Cina ha investito ingenti somme di denaro per questo progetto, che dovrebbe portare alla produzione di energia pulita e pressoché inesauribile attraverso la fusione nucleare, un processo uguale a quello che avviene nelle stelle, come il Sole: gli atomi di idrogeno si fondono, formando elio e producendo grandi quantità di energia. Un processo diverso rispetto a quello utilizzato dalle centrali a fissione nucleare, in cui rimane ancora attuale il problema delle scorie.

La SpaceX cercherà di deviare un asteroide per conto della NASA

La missione DART verrà lanciata da un Falcon 9, avrà il compito di dimostrare la possibilità di modificare la traiettoria di un asteroide. Cosa fare se un asteroide si trovasse in rotta di collisione con il nostro pianeta? La probabilità che accada è bassa ma reale, è una questione di quando, non di se, e i modi per sventare la minaccia sono molti ma nessuno è mai stato testato. Dimenticatevi le peripezie suicide con armi nucleari alla Armageddon, una delle possibilità studiate dalla NASA prevede il lancio di una piccola sonda – chiamata DART -, un “impattatore cinetico” che si schianterà ad altissima velocità verso l’asteroide. La missione, che ha visto diversi annullamenti e ripensamenti causa mancanza di fondi, ha finalmente avuto il via libera. Verrà lanciata nel 2021 da un Falcon9 della SpaceX. L’obiettivo di DART è un piccolo sistema binario, due asteroidi che si orbitano l’un l’altro, Didymos A e Didymos B, rispettivamente di 800 m e 150 m. La sonda, dopo circa un anno di viaggio, impatterà ad una velocità di circa 6 km/s sul più piccolo dei due asteroidi che orbitano a milioni di km dalla Terra, sarà impossibile quindi che in qualche modo la traiettoria dei due oggetti venga modificata in modo tale da mettere in pericolo il nostro pianeta. Ad impatto avvenuto, usando potenti telescopi, si misurerà se e quanto Didymos B abbia modificato il proprio moto. Lo scopo della missione, infatti, è di capire se un urto del genere sarà in grado di modificare la traiettoria dell’asteroide o se l’elasticità dei materiali che lo compongono assorbiranno l’energia cinetica senza quindi alterarne il percorso.

Boston Dynamics mette alla prova i suoi SpotMini

I piccoli robot quadrupedi trascinano un camion dando sfoggio della loro potenza. Boston Dynamics, famosa per i video virali in cui mostra le capacità dei suoi robot, ha pubblicato un video in cui mette alla prova la potenza dei suoi SpotMini, i piccoli robot a quattro zampe da 30 kg capaci di muoversi in autonomia grazie ai loro sensori e telecamere che mappano l’area in cui si trovano. Nella clip dieci modelli del robot trainano, su per la leggera salita del parcheggio della Boston Dynamics, un camion, senza mostrare troppe difficoltà. L’ennesima prova delle incredibili capacità degli SpotMini costruiti dall’azienda del Massachusetts che presto saranno messi in vendita.

Individuata il primo tipo di molecola mai apparsa nell’universo

Da questa molecola il primo passo per la formazione delle primissime stelle. 100.000 anni dopo il Big Bang l’Universo era ancora una zuppa di elementi primordiali. Le prime stelle non non si erano ancora formate e quindi gli elementi che nascono dai processi di fusione che avvengono nel loro nucleo ancora non esistevano. C’era però molto idrogeno e molto elio, e da anni si sta cercando, nello spazio, il primo tipo di molecola che si sarebbe dovuta formare a partire da questi due elementi, l’idruro di elio. Grazie all’osservatorio volante SOFIA è stato possibile individuare, in una nebulosa a 3000 anni luce da noi, NGC 7027, vicino la costellazione del Cigno, le condizioni necessarie affinché questa molecola possa formarsi. La formazione dell’idruro di elio è il primo passo che ha portato successivamente alla formazione dell’idrogeno molecolare e quindi delle prime stelle. La scoperta è una conferma della nostra comprensione della chimica dell’Universo primordiale.

La redazione
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