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I materiali del futuro arrivano dalla natura

12 December 2019 | Scritto da La redazione

La produzione e lo sviluppo di nuovi materiali passa attraverso lo studio della natura

La natura è sempre una forma d’ispirazione per la tecnologia, dopotutto l’evoluzione ha avuto miliardi di anni di test e prototipazioni per perfezionare il mondo animale e vegetale. Dalle capacità adesive fuori dal comune delle zampe dei gechi all’idrorepellenza quasi perfetta dei fiori di loto, esistono innumerevoli esempi dell’incredibile grado di specializzazione e di ottimizzazione che la natura è riuscita a raggiungere. Non sorprende quindi che l’uomo abbia da sempre imitato e replicato queste caratteristiche per ottenere nuove forme, come nella robotica bio-ispirata, e materiali.

 

Materiali bio-ispirati. Il mondo della ricerca lavora costantemente nello sviluppo di nuovi materiali, per ottenere caratteristiche utili di vario tipo. Il corno di rinoceronte, per esempio, è composto da una matrice di fibre di cheratina disposte in maniera tale da ridistribuire lo stress meccanico degli impatti evitando che il corno si rompa con gli urti. Studiando il comportamento del corno di rinoceronte si è potuto capire come creare materiali resistenti e leggeri, come il Kevlar, oggi usato nei giubbotti antiproiettile.

Ora immaginate di voler creare una fibra resistente come l’acciaio e allo stesso tempo incredibilmente elastica, capace di supportare enormi pesi, i ricercatori potrebbero spendere anni nel cercare di sintetizzare questo materiale, senza alcuna garanzia di successo, oppure potrebbero cercare in natura materiali che si comportano già così. E per trovarli non dovremmo andare troppo lontano: si tratta della seta dei ragni, un materiale incredibile che in un futuro non troppo lontano potrebbe avere un’enorme quantità di applicazioni.

Guarda il video e scopri quali:

La redazione
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