20 minuti dal futuro

Un futuro sostenibile e responsabile grazie alla progettazione sistemica

18 June 2020 | Scritto da La redazione

Ne abbiamo parlato con Alice Casiraghi, Co-Founder & Design Strategist presso Future Urban Living, ospite della nuova diretta di 20 minuti dal futuro

“La progettazione sistemica viene dal design dei servizi: progettare non solo oggetti per i consumatori ma tutto quello che ci sta intorno. Coinvolge le dinamiche di business e di contesto, per andare a capire come i servizi impattano a 360 gradi sull’intero ecosistema e non solo sull’utente finale”. Ce lo ha spiegato Alice Casiraghi, Co-Founder & Design Strategist di Future Urban Living, ospite di Impactscool in una nuova diretta di 20 minuti dal futuro.

 

L’economia circolare. L’emergenza climatica ci impone la necessità di rivedere alcune logiche e dinamiche di progettazione, andando verso un modello di economia circolare. “Si tratta di un nuovo modello di economia – ci ha spiegato – che prevede una progettazione senza sprechi, con le risorse che vengono rimesse a sistema una volta utilizzate”. Un approccio, questo, che può anche andare a favore delle imprese: “La sostenibilità è stata un po’ fraintesa nel mondo dell’impresa, perché sempre stata associata al ridurre i guadagni o comunque a un impatto negativo sul business. Invece l’economia circolare propone un nuovo modello, che riducendo gli sprechi può addirittura rendere più efficiente l’attività produttiva, con un impatto positivo però anche sulla natura. È una situazione in cui tutti vincono”.

 

Un vantaggio competitivo per il futuro. Non solo vantaggio economico, dunque, ma anche valori che ingaggiano il pubblico: un elemento di rilievo soprattutto per i giovani, particolarmente legati alle tematiche ambientali. “I giovani sono molto sensibili a certe tematiche, lo dicono i dati. – ci ha detto – La pressione da parte delle persone c’è, sia sul fronte dei consumi sia su quello legato alla ricerca di un’occupazione, in diversi ambiti”.

 

Un confronto con l’Asia. Alice Casiraghi ha lavorato per anni in Asia, confrontandosi con diversi contesti sociali e mercati. “A livello sociale cambia molto. Il potere spesso è più accentrato per cui le direttive sull’economia circolare, se vengono dall’alto, vengono seguite. E questo avveniva quando in Europa questo modello non era ancora diffuso: la spinta nel contesto europeo più che dalla politica viene dall’imprenditoria e dagli individui. Cambia la comunicazione e la direzione da cui arriva la spinta verso questo tipo di economia: credo però che la direzione verso cui ci stiamo muovendo, in Asia come in Europa, sia questa”.

 

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