Il primo volo perfetto di Starship SN15
6 May 2021 | Scritto da Astrospace.it
Il volo della Starship SN15 è stato completato con successo, dal lancio fino all’atterraggio. Il test è avvenuto durante il 60° anniversario del primo volo suborbitale di Alan Shepard, primo americano nello spazio.

A cura di Andrea D’Urso
SN15 ha volato correttamente, un test di successo che è il quinto volo di Starship e il primo avvenuto con un prototipo che potremmo definire una “seconda versione”. Questo perché, secondo le parole di Musk, SN15 porta con sé centinaia di migliorie rispetto le versioni precedenti. Dopo un mese dall’esplosione in volo della Starship SN11, il 6 maggio, alle ore 00:26, SN15 ha acceso i suoi tre motori Raptor. Dopo un volo di circa 6 minuti, la Starship è atterrata con successo, diventando il primo prototipo a completare tutte le fasi del test senza esplodere. Pochi minuti dopo è arrivata anche la conferma di Musk del corretto atterraggio.
Vola ed atterra. Un successo totale. Come avvenuto con i 4 voli precedenti, anche SN15 non ha avuto nessun problema durante la fase ascendente. I 3 Raptor si sono spenti correttamente in successione mentre la Starship raggiungeva la quota massima fissata a circa 10 km di altezza, la stessa altitudine dei voli precedenti. Prima dello spegnimento dell’ultimo motore, SN15 ha effettuato la transizione dai serbatoi principali agli header tank. La Starship poi ha eseguito il belly flop, passando dalla posizione verticale a quella orizzontale.
Il rientro è stato gestito dalle 4 ali, che hanno direzionato il prototipo verso il pad di atterraggio. Dopo un paio di minuti in caduta libera, si è arrivati al momento più critico, quello della riaccensione dei motori. Per ritornare in posizione verticale, la Starship SN15 ha eseguito una manovra simile a quanto visto con SN10. SN15 ha avviato due motori Raptor, migliorando la manovra eseguita dopo il volo di SN10, che ha impattato al suolo troppo velocemente danneggiando la sua struttura. Questa volta i miglioramenti sono stati sufficienti e l’arrivo non sembra aver pesato troppo sulle gambe di Starship.
Dopo l’atterraggio, sono scaturite delle fiamme alla base del prototipo che hanno fatto pensare ad un epilogo simile a quello di SN10. Le fiamme però sono state domate e la Starship è rimasta intatta.
Doppio motore. Avremmo dovuto vedere l’uso di 2 Raptor per la discesa anche con SN11, ma sia la sua esplosione in volo che la nebbia non hanno permesso di verificare l’esecuzione di tale manovra. SN15 quindi, diventa la prima Starship che riesce ad atterrare (e non esplodere successivamente), consentendo a SpaceX di procedere con i successivi test. Potremmo quindi vedere presto nuovi prototipi raggiungere altezze sempre maggiori, per poi arrivare al primo lancio orbitale, attualmente previsto per quest’estate. È possibile che SpaceX finalmente abbia risolto i problemi legati alla gestione della pressione negli header tank. Starship adotta un sistema denominato pressurizzazione autogena, che consiste nello spillare una piccola quantità di gas dal motore, che poi viene rimmesso nei serbatoi. In questo modo si evita di dover utilizzare un altro gas, che potrebbe causare problemi ai motori.
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