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Notizie dal futuro e dintorni – 10 Giugno

10 June 2019 | Scritto da La redazione

Le notizie più importanti su tecnologie e futuro, selezionate dal team di Impactscool

Dalle comete un nuovo modo per generare ossigeno

Se c’è una cosa che a noi umani piace fare è respirare. Non possiamo proprio farne a meno, inaliamo costantemente O2, ossigeno molecolare. Se sul nostro pianeta questa vitale molecola è molto facile da trovare, nello spazio il discorso è diverso. Eppure nelle chiome e nelle code delle comete è possibile individuarlo, la sua provenienza però è un mistero. Ricercatori del CalTech hanno individuato una possibile spiegazione al fenomeno: una reazione chimica che avviene non con l’apporto di calore ma con l’energia cinetica. Molecole d’acqua o di CO2, accelerate verso lo spazio dal vento solare ricadono ad alta velocità sulla cometa e la forza dell’impatto è tale da liberare l’ossigeno contenuto nelle molecole.
Per verificare la loro ipotesi hanno costruito un piccolo acceleratore di particelle dove hanno schiantato l’anidride carbonica su una superficie d’oro (inossidabile, così da non generare falsi positivi) e in effetti sono riusciti a generare ossigeno. Non molto, 1-2 molecole ogni 100 lanciate verso il bersaglio. Non un grande risultato ma sicuramente la prova che questa innovativa reazione è possibile e che, una volta perfezionata, potrà essere utilizzata per generare il prezioso gas sulle capsule spaziali e, forse ancora più importante, potrà essere usata per trasformare la sempre più sovrabbondante CO2 in atmosfera in ossigeno, contribuendo alla lotta al riscaldamento climatico causato dall’uomo.

 

Il dipartimento di stato USA controllerà i social network di chiunque richieda un visto

Da inizio giugno gli USA hanno iniziato a controllare i profili social di chiunque faccia richiesta di un visto. Oltre 15 milioni le persone possibilmente coinvolte fra turisti e lavoratori. In passato questo controllo approfondito veniva svolto solo nei confronti di persone sospette o che provenissero da paesi con una forte attività terroristica. Queste nuove misure volute dall’amministrazione Trump potrebbero ulteriormente frenare l’arrivo di lavoratori altamente formati o l’insediarsi di nuove imprese, fenomeno già in riduzione visto la nuova prominenza nell’accoglienza di professionisti e ricercatori stranieri da parte di paesi come Canada, Norvegia, Svizzera e Germania.

 

La prima consegna via drone di un organo

Durante la notte del 19 aprile nei cieli di Baltimora è stato possibile osservare una consegna davvero speciale. Un drone grande quanto una lavatrice ha trasportato un rene per un trapianto d’urgenza. Si tratta del primo volo del suo genere ma di certo non l’ultimo: il trasporto di organi via drone permetterà di diminuire i costi del trasporto e aumentando l’accessibilità agli organi per trapianti. Normalmente vengono utilizzati elicotteri o aerei per i trasporti, entrambi però hanno delle limitazioni che possono essere superate dai droni a guida autonoma.
Non si tratta però di semplici droni commerciali, quello in questione è equipaggiato con batterie d’emergenza e sistemi di comunicazione avanzati per assicurare la consegna del carico, inoltre, in caso di incidente c’è un paracadute che permette di salvare il prezioso carico.

 

Stiamo affidando la nostra memoria alle macchine

A quanti è capitato di avere un vago ricordo di qualcosa e per recuperarlo non abbiamo sforzato la nostra memoria ma siamo andanti cercarlo su internet? Uno studio pubblicato su World Psychiatry ha rivelato che abusare di internet sta cambiando la nostra capacità di ricordare informazioni. L’avere accesso ad un archivio di informazioni globale è uno dei grandi risultati della diffusione della rete e dei dispositivi mobile, ma il nostro cervello è pigro e se trova un modo di fare economia, come ad esempio affidando all’esterno l’immagazzinamento di informazioni, non perde l’occasione di farlo. Ma ad un prezzo: il modo stesso in cui ricordiamo, riferisce lo studio, viene modificato in maniera sostanziale, con probabili conseguenze anche su come la nostra società ricorda e accede alle informazioni.

La redazione
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