Notizie dal futuro e dintorni – 2 settembre
2 September 2019 | Scritto da La redazione
Le notizie più importanti su tecnologie e futuro, selezionate dal team di Impactscool

Sulla Stazione Spaziale Internazionale internet va più veloce
Una connessione ad internet, secondo alcuni, sarebbe un diritto fondamentale dell’uomo. Non c’è da stupirsi quindi se anche gli astronauti in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), abbiano bisogno di una connessione stabile e veloce. In particolare, dati gli esperimenti e i dati raccolti dall’avamposto umano nello spazio, è importantissimo che la rete sia più veloce possibile. Per questi motivi la ISS ha da poco ricevuto un aggiornamento delle sue apparecchiature per trasmettere dati, portando la velocità della banda internet a bordo a circa 600 Megabit per secondo.
Nanoparticelle per donare la visione notturna
Uno studio della University of Massachusetts Medical School ha mostrato come, utilizzando particolare nanoparticelle iniettate negli occhi capaci di rendere visibile la luce vicina agli infrarossi e permettendo quindi una sorta di visione notturna. Per ora la tecnica è stata testata con successo sui topi e senza effetti collaterali, il prossimo passo, prima dei test su umani, sarà quello di migliorare le particelle e renderle più sensibili.
Il James Webb Telescope è stato finalmente assemblato
Le operazioni di costruzione del James Webb Telescope (JWT) sono state colpite da continui ritardi, sia per questioni di budget sia per problemi tecnici, è quindi un ottimo segnale che finalmente tutte le parti del telescopio siano state assemblate. JWT, con il suo specchio da 6.5 metri è il successore del telescopio spaziale Hubble, il cui specchio aveva un diametro di soli 2.4 metri, e osserverà l’universo anche agli infrarossi per ottenere dettagli mai visti prima dei pianeti del sistema solare e delle stelle e galassie più lontane. Ora bisognerà verificare che tutto l’impianto elettrico funzioni a dovere e dopo ulteriori test, nel marzo del 2021, salvo ulteriori ritardi, potremmo vedere il suo lancio nello spazio in un’orbita molto più lontana dalla Terra rispetto ad Hubble.
Vivere in grandi agglomerati urbani ha cambiato lo stile di vita delle persone, ma questo non riguarda solo gli umani. Sono moltissimi, infatti, gli animali che si sono adattati a vivere nei centri urbani, modificando il loro stile di vita e, ovviamente, anche la loro alimentazione. Uno studio dell’Hamilton College di Clinton, New York, ha mostrato come i corvi che vivono in città hanno il colesterolo più alto e sono più grassi rispetto ai loro corrispettivi che vivono in zone rurali. Nonostante i livelli di colesterolo alle stelle, questo stile di vita non sembra danneggiare la salute dei corvi. Va sottolineato però che i corvi urbani hanno una vita più breve a causa della maggior probabilità di incidenti.