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Asteroid Day: la giornata mondiale degli asteroidi           

25 June 2019 | Scritto da La redazione

Prima o poi, possiamo starne certi, un asteroide massiccio colpirà la Terra, non possiamo farci trovare impreparati. Oltre ai rischi però gli asteroidi potrebbero nascondere anche opportunità

30 giugno 1908, il cielo sopra la taiga siberiana nei pressi del bacino del fiume Tunguska s’illumina all’improvviso, un enorme bolide esplode ad alta quota, l’onda d’urto e di calore rendono 2000 km quadrati di foresta una piana brulla e bruciata. L’esplosione è stata stimata fosse di 15 megatoni, 1000 volte la potenza della bomba che rase al suo Hiroshima. Fortunatamente la zona era praticamente disabitata e si conta che solo due persone persero la vita. L’evento di Tunguska, così è noto oggi, è stato il più grande impatto meteorico di cui si abbiano testimonianze e il 30 giugno, il giorno dell’impatto, è stato scelto anche come Asteroid Day, la giornata internazionale della sensibilizzazione verso gli asteroidi e i loro rischi.

 

Una pioggia di meteore. L’evento di Tunguska non è stato un caso isolato, ogni anno sono innumerevoli gli oggetti che entrano nella nostra atmosfera. La maggior parte sono granelli di polvere che vaporizzando emettono luce, le famose meteore o stelle cadenti, ma di tanto in tanto oggetti più massicci si trovano sulla traiettoria della Terra e l’impatto è inevitabile. Ad esempio, solleva alcune preoccupazioni l’asteroide QV89 2006, un oggetto di 40 metri di diametro che a settembre passerà vicino il nostro pianeta. I rischi d’impatto sono molto bassi, meno di uno su 7000, con buona probabilità l’oggetto ci “sfiorerà” passando a 6 milioni di km da noi, 15 volte la distanza Terra-Luna. Rimane però la conferma che il nostro cielo è decisamente trafficato e che restare a guardare senza fare nulla potrebbe non essere l’opzione migliore.

 

Non se, ma quando. Non è una questione di se mai un asteroide con dimensioni considerevoli ci colpirà, ma, come disse Thomas Zurbuchen, amministratore associato del direttorato per le missioni scientifiche della NASA, di quando. Impatti importanti sono capitati spesso sul nostro pianeta e capiteranno nuovamente. Senza scomodare l’asteroide che fece estinguere i dinosauri 65 milioni di anni fa, basti pensare all’evento di Chelyabinsk, l’asteroide di 20 metri che esplose nei cieli russi nel 2013 causando enormi danni a cose e persone. Impatti del genere non sono eventi rari e isolati, ma una costante che ci troveremo a dover affrontare nuovamente in futuro. Proprio per questa ragione è stato istituito l’Asteroid Day.

 

Asteroid Day. La giornata, dedicata al sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi degli impatti di asteroidi, prevede migliaia di eventi di vario genere organizzati in tutto il mondo, da semplici conferenze a spettacoli. L’obiettivo però è unico ed è racchiuso nella dichiarazione 100X. Si tratta di una dichiarazione d’intenti che mira a moltiplicare per 100 la capacità dell’umanità di individuare gli asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.

 

Il primo passo. Riuscire a mappare in maniera quanto più completa possibile  gli asteroidi nel nostro vicinato stellare è fondamentale ma è solo il primo passo. Per riuscire a evitare un eventuale impatto futuro sarà necessario anche sviluppare tecniche per deviare o distruggerli anni prima che diventino una reale minaccia. Ad oggi non abbiamo nessuna contromisura verso un asteroide in dirittura d’arrivo, ma sono diversi i progetti in cantiere per sviluppare un sistema per deviare questi oggetti, il più promettente, DART della NASA, potrebbe venire lanciato entro il 2021 per un test e prevede – un po’ come provarono a fare nella serie di Netflix “Salvation” – di schiantare una sonda ad alta velocità su un piccolo asteroide per provare a deviarne la traiettoria

 

Non solo rischi ma anche opportunità. Oltre a porre un rischio per la vita sul nostro pianeta, gli asteroidi potrebbero anche rivelarsi una nuova occasione per l’umanità, in particolare riguardo il reperimento di quei minerali così difficili da trovare sul nostro pianeta e così essenziali per l’industria elettronica: le terre rare, la cui estrazione e lavorazione è fortemente inquinante e in mano per un buon 90% alla Cina. Sono diverse, infatti, le aziende interessate all’ambito dell’asteroid mining, ovvero il reperimento di minerali dagli asteroidi ricchi di metalli che si trovano in orbita vicino la Terra o fra Marte e Giove.

Lo spazio pare promettere opportunità di guadagno, e se ne sono resi conto in Lussemburgo: il piccolo ma ricco Stato, che già negli anni ’80 ha scommesso sui satelliti commerciali e oggi ospita aziende leader mondiali del settore, come la SES. Oggi il Lussemburgo ha puntato gli occhi e il portafoglio verso gli asteroidi. Ha infatti avviato un processo che offrirà sostegno finanziario, quadri giuridici e strutture normative favorevoli alle aziende che operano nel settore di estrazione mineraria dagli asteroidi che vorranno spostare nel piccolo paese europeo la loro sede.

La redazione
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