Pianeta Terra e Spazio

Sulla Luna c’è un’enorme massa sepolta

12 June 2019 | Scritto da Alberto Laratro

Si trova al polo sud del satellite e la sua massa è così grande da perturbare la gravità della zona

Nel film 2001: Odissea nello spazio un’anomalia magnetica nel cratere di Tycho, nei pressi del polo sud lunare, si rivela essere il famoso monolito che darà il via alla storia. Nel mondo reale, una ricerca che si basa su due campagne di osservazione della NASA ha rivelato un’anomalia gravitazionale nel Aitken Basin, situato al polo sud lunare, uno dei crateri più grandi del Sistema Solare con un diametro di oltre 2500 km. La causa di questa anomalia pare essere una gigantesca massa metallica sepolta sotto la superficie della Luna: studiandola saremo in grado di conoscere meglio il nostro satellite, la sua storia e quindi la nostra.

 

Spinte anomale. Sin dalle missioni Apollo la presenza di anomalie gravitazionali, le cosiddette Mascon (mass concentrations) avevano incuriosito gli astronomi: zone in cui l’attrazione lunare variava in maniera anche sostanziale. Alcune delle prime sonde hanno visto modificata la propria orbita – in maniera impercettibile ma costante nel tempo, piccole spinte si accumulavano modificandone le traiettorie – fino a farle schiantare sulla superficie Lunare. La presenza di queste anomalie è normale, dopotutto i corpi celesti non sono sfere perfette e uniformi ma contengono al loro interno concentrazioni massa di vario tipo che rendono il campo gravitazionale tutto bozzi e avvallamenti.


Una gigantesca massa metallica.
Quella scoperto nella ricerca pubblicata su Geophysical Research Letters però è decisamente speciale. Si tratterebbe di una massa metallica, molto probabilmente ciò che rimane dell’asteroide che formò il cratere circa 4 miliardi di anni fa, quando la Luna era appena nata, e che oggi è sepolto nel mantello lunare. L’asteroide doveva avere un nucleo di ferro e nickel abbastanza denso da non disintegrarsi all’impatto ma, allo stesso tempo, non troppo compatto, in modo da riuscire a rimanere sospeso nel mantello senza sprofondare nel nucleo. Si stima abbia una massa di oltre 2,18 quintilioni di kg, 2,18 seguito da 18 zeri e si trova a una profondità di 300 km.

“Immaginate di prendere una montagna di metallo – ha spiegato Peter James, primo autore dello studio – cinque volte più grande della Grande Isola di Hawaii, e di seppellirla sottoterra. Questa è più o meno la quantità di massa inaspettata che abbiamo rilevato”. La massa di questo oggetto è tale che si ipotizza che la depressione che caratterizza il South Pole-Aitken Basin, profondo circa 13 km, sia per una buona percentuale – corrispondente a circa 800 metri – dovuta all’attrazione gravitazionale di questo oggetto.


Impatti d’altro tipo.
Questa scoperta potrà avere un grande impatto, figurato in questo caso, sulla nostra conoscenza della Luna e sul futuro dell’esplorazione umana del nostro satellite. Il rover lunare cinese Yutu 2 si trova proprio all’interno del cratere e ne sta studiando le caratteristiche, alla ricerca di possibili zone adatte a ospitare future basi lunari: una conoscenza dettagliata della zona e delle sue caratteristiche gravitazionali è fondamentale per la riuscita di questi piani.

Alberto Laratro
Alberto Laratro

Laureato in Scienze della Comunicazione e con un Master in Comunicazione della Scienza preso presso la SISSA di Trieste ha capito che nella sua vita scienza e comunicazione sono due punti fermi.

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