20 minuti dal futuro

Disegnare il futuro: anticipare il domani attraverso l’arte

14 May 2020 | Scritto da La redazione

L’arte ha da sempre un ruolo importante nella costruzione di un immaginario collettivo sul domani. Ne abbiamo parlato con l’illustratore Carlo Stanga, ospite di un nuovo appuntamento di 20 minuti dal futuro

Illustrazione di Carlo Stanga

 

Il primo passo per costruire il futuro è immaginarlo. Nella storia dell’umanità l’arte ha da sempre un ruolo importante nell’esplorare e rappresentare il domani, partecipando in questo modo anche alla sua creazione.
Ne abbiamo parlato con Carlo Stanga, architetto di formazione e oggi illustratore di professione, con cui abbiamo approfondito il rapporto tra arte e futuro in tutte le sue sfaccettature, dal processo creativo fino agli strumenti utilizzati per creare e diffondere le opere.

 

Disegnare il futuro post Covid. Carlo Stanga è l’autore della copertina illustrata di un importante giornale mensile, per la quale ha rappresentato il futuro dopo il Coronavirus. “Ho introdotto nella strada di una città italiana una serie di elementi: tra questi la natura che si riappropria della città, con tanto di animali selvatici, e la casa che diventa il luogo in cui si svolgono una serie di attività, dal lavoro fino all’esercizio fisico. C’è una sorta di metamorfosi del mondo. Non è stato difficile ispirarsi in questo caso, perché è qualcosa che stiamo già vivendo”.

 

Le città del domani. Spesso le città e gli edifici sono tra i soggetti delle illustrazioni di Carlo Stanga: espressione anche della sua formazione da architetto, una professione che per natura deve essere in grado di immaginare il futuro per costruire edifici funzionali e destinati a durare all’interno del panorama urbano. “Amo molto disegnare le città – ci ha spiegato – e per un museo berlinese ho rappresentato una città futura, tra 30, 40 o 50 anni. La natura è molto presente, per cercare di pulire l’aria ed eliminare il più possibile la divisione con gli spazi urbani. Inoltre c’è un massiccio utilizzo di tecnologia e digitale”.

 

Cambiano anche gli strumenti. “C’è molta contaminazione tra analogico e digitale. Io per esempio parto sempre da un disegno a mano e poi coloro a computer. Inoltre posso lavorare in qualunque posto al mondo e questa è una grande possibilità. Il digitale ha portato liberta ma la creatività e le abilità non cambiano, sono solo facilitate e potenziate. L’aspetto umano rimane centrale”.

La redazione
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