Giovani e futuro

Nasce L’osservatorio italiano sulle generazioni

31 August 2020 | Scritto da La redazione

Il punto di riferimento scientifico sui temi Intergenerazionali per supportare le aziende e le istituzioni

Il gap generazionale è un fenomeno socio-culturale che sta diventando sempre più importante nelle aziende per quanto riguarda la gestione della loro forza lavoro e le logiche di acquisto dei propri consumatori. Il divario generazionale si riassume in problemi di comunicazione e di adattamento. La comunicazione, infatti è alla base di ogni rapporto umano e se sussiste una mancanza di comprensione profonda si rischia di aumentare il gap generazionale in termini razionali, valoriali e pratici.

Un esempio è il linguaggio tecnologico che le generazioni più giovani masticano in maniera molto fluida e questo, molto spesso, costituisce una barriera comunicativa enorme per le generazioni pre-rivoluzione digitale, queste barriere, come altre legate al contesto in cui si è cresciuti e ai valori di riferimento possono portare ad attriti. Le differenze generazionali ovviamente non sfociano sempre in un conflitto ma se non conosciute, analizzate e integrate, possono sfociare in una stagnazione aziendale (incapacità di innovare i processi interni) o in una vera e propria “guerra fredda” tra i propri collaboratori con una ricaduta sulla produttività interna.

 

L’Osservatorio sulle Generazioni è un progetto che nasce dalla volontà di Generation Warriors, nelle persone dei suoi co-founder Marta Basso e Alessandro Sandionigi in collaborazione con il Professor Alfredo De Massis, ordinario di Family Business and Entrepreneurship all’Università di Bolzano, direttore del Centre for Family Business Management e già docente alla University of Lancaster, e capofila del Comitato Scientifico composto da 9 professori di altrettanti atenei italiani. “Negli ultimi anni, con la rivoluzione digitale, il tema intergenerazionale ha acquisito sempre più importanza – spiega Marta Basso, Chief Creative Human Officer di Generation Warriors- Enti di ricerca di tutto il mondo si stanno interessando al tema, ad esempio il Centre for Family Business Management di Bolzano, il Center for Generational Studies della University of South Alabama, la School of Business and Information Technology della Purdue University, e il Center for Generational Kinetics di Austin – le loro analisi costituiranno la base delle ricerche dell’Osservatorio”.

 

L’obiettivo delle ricerche dell’Osservatorio sulle Generazioni è il supporto concreto ad aziende, istituzioni ed enti educativi nell’approfondimento e nella conoscenza delle dinamiche generazionali e nello studio di strategie mirate per ottimizzare la gestione della forza lavoro all’interno del contesto aziendale. “I campi di ricerca più importanti dell’Osservatorio si rifanno all’agenda 2030 dell’ONU, specificatamente nei punti 8, 9 e 10 – illustra Alessandro Sandionigi, Chief Strategy Officer di Generation Warriors – e possono aiutare le aziende o le istituzioni nella risoluzione di problemi abbastanza frequenti oggigiorno: dipendenti che rimangono poco in azienda, incapacità di attrarre nuova forza lavoro, stagnazione di alcuni reparti aziendali che non riescono ad essere “al passo coi tempi”, passaggi conflittuali di competenze con i “nuovi” dipendenti, aspettative di carriera infrante o deludenti, logiche di acquisto/vendita ormai obsolete”.

“Il tema delle generazioni – aggiunge il Professor Alfredo De Massis, capofila del Comitato Scientifico dell’Osservatorio sulle Generazioni – è di assoluta priorità per l’Italia, Paese in cui il ricambio generazionale è particolarmente problematico e nel quale vi è bisogno di una maggior attenzione alle nuove generazioni. Ad esempio, se ci concentriamo sull’ossatura del nostro sistema economico, emerge chiaramente la drammaticità nella successione delle imprese familiari italiane dove solo il 30% dei business sopravvive nel passaggio dalla prima alla seconda generazione e questa percentuale si riduce al 12% quando consideriamo il passaggio alla terza generazione e addirittura al 4% se consideriamo la quarta generazione. Nell’immediato futuro – conclude il docente- assisteremo ad un’ondata massiccia di passaggi generazionali e avere una lente scientifica che possa analizzare i fenomeni connessi alle generazioni è cruciale per riflettere sul passato, comprendere il presente e progettare il futuro del nostro Paese”.

 

Al fianco di aziende, istituzioni e famiglie. L’obiettivo dell’Osservatorio Sulle Generazioni, come attore istituzionale e scientifico, è di affiancare le aziende, le istituzioni scolastiche e familiari nella conoscenza delle dinamiche generazionali per supportarli nelle decisioni strategiche utili al loro business o alle loro attività. McKinsey ha presentato, nel 2015, una ricerca su più di 1000 aziende con più di due milioni di partecipanti, ricerca condotta da dieci anni. La ricerca, McKinsey’s Organizational Health Index, é focalizzata a comprendere le pratiche manageriali su differenti dimensioni di “salute” organizzativa. per “salute” si intende l’abilità di una organizzazione di allineare, eseguire e rinnovarsi più velocemente dei concorrenti in modo da produrre performance eccezionali costanti nel tempo. “Per molte aziende l’integrazione tra generazioni diverse è un problema” afferma la ricerca di McKinsey e questo è proprio il motivo della nascita dell’Osservatorio sulleGenerazioni. Tra i partner di pregio, che affiancheranno il percorso dell’Osservatorio sulle Generazioni, compare Eurodesk Italy

La redazione
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