Cambiamento climatico e ambiente

Un inizio di 2019 all’insegna delle rinnovabili

28 June 2019 | Scritto da La redazione

Aumenta la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e calano i consumi nel primo trimestre del 2019, il trend continuerà con l’estate?

Secondo l’analisi trimestrale del sistema energetico italiano redatta da ENEA, quest’anno è iniziato con un balzo in avanti per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile: un aumento del 24% rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta di un valore positivo che, se abbinato al calo dei consumi e delle emissioni di CO2, entrambi diminuiti del 3%, mostra un trend che ha permesso alle rinnovabili di soddisfare da sole il 15.2% della richiesta energetica, sfiorando il record raggiunto nel 2016 di 15.4%.

 

L’aiuto del clima. Se le rinnovabili hanno visto una crescita del 5% dall’inizio dell’anno, dall’altro lato l’importazione di energia elettrica ha visto un calo del 23%. Per quanto sia una notizia positiva è importante contestualizzarla: “Sul calo dei consumi e delle emissioni hanno inciso le temperature miti dell’inverno – ha spiegato Francesco Gracceva, l’esperto ENEA che coordina l’analisi – che hanno limitato l’utilizzo del riscaldamento; inoltre è diminuito l’utilizzo di prodotti petroliferi nei trasporti e più ancora nella petrolchimica e nella generazione elettrica”.

 

Cala il prezzo del gas naturale ma non il prezzo dell’elettricità. Il gas naturale ha visto il suo prezzo calare di 20 punti percentuali, cosa che ha portato a risparmi compresi fra il 3% e il 5%, nonostante ciò, spiega Gracceva, “i prezzi dell’elettricità per le imprese italiane – ad eccezione di quelle energivore – restano ben oltre la media dei principali Paesi Ue”.

 

L’indice ISPRED è lo strumento che misura la transizione energetica dell’Italia riportando i progressi compiuti su tre direzioni: prezzi dell’energia, sicurezza energetica e decarbonizzazione. Propri il calo del prezzo del gas e l’aumento della fetta rinnovabile della produzione elettrica italiana a portato questo indice a salire del 7%. Un buon segnale ma che non basta, infatti, “Il duplice calo di consumi ed emissioni – ha chiarito Gracceva – anche se contenuto, segna una positiva inversione di tendenza per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, ma la distanza fra le emissioni stimate a inizio 2019 e quelle per centrare il target al 2030 resta vicina ai massimi dell’ultimo decennio”

 

Arriva l’estate.  I dati indicati dal report fanno riferimento ai primi 3 mesi del 2019, un periodo relativamente clemente con temperature non troppo basse, cosa che ha permesso un minor dispendio energetico per la gestione della temperatura nelle case e nei posti di lavoro italiani. Quest’estate che è iniziata con un’ondata di calore da record, con picchi di 40°, potrebbe riportare i valori verso un trend negativo.

La redazione
La redazione

leggi tutto