Robotica e AI

Deep Mind, tra sviluppo tecnologico e questioni etiche

22 October 2019 | Scritto da La redazione

L’azienda, fondata a Londra nel 2010, è leader nella ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale. Abbiamo parlato delle sfide presenti e future con Francesco Nori di Google DeepMind

Oggi l’IA è incredibilmente efficace nello svolgere compiti specifici, ma gli sforzi della ricerca si stanno concentrando sullo sviluppo di un’intelligenza artificiale generale, che dovrà essere però accompagnata da una profonda riflessione etica e da un allineamento sul piano normativo. Ne sono convinti anche all’interno di Deep Mind, azienda nata a Londra nel 2010 e leader mondiale di ricerca e sviluppo in questo settore.

 

Deep Mind, dalla fondazione a oggi. Fondata da Shane Legg, Demis Habbasis e Mustafa Suleyman, Deep Mind nei primi anni di vita si è concentrata sull’apprendimento dai videogiochi. Nel 2014 la prima svolta: viene acquisita da Google per 500 milioni di dollari e diventa Google DeepMind. Nello stesso anno parte il progetto AlphaGo, che nell’ottobre 2015 porta l’IA battere il campione europeo di Go, Fan Hui, diventando il primo software in grado di sconfiggere un maestro umano nel gioco in un incontro “alla pari”. Non solo sviluppo tecnologico: nell’ottobre 2017 DeepMind ha lanciato un nuovo gruppo di ricerca per studiare l’etica dell’IA. Delle ultime settimane, invece, la notizia dell’unione del team della divisione “salute” di Deep Mind con quello di Google Health.

 

Sfide presenti e future. Quali sono le sfide che si trovano oggi sulla strada di DeepMind? Ne abbiamo parlato con Francesco Nori, Head of Robotics Lab di DeepMind, che abbiamo incontrato in occasione di Univerò, Festival del Placement dell’Università di Verona.

“L’IA è una tecnologia che si sta sviluppando molto velocemente e come tante tecnologie sta correndo più della legislazione e del dibattito etico sul suo utilizzo – ci ha spiegato Nori -. La cosa importante è capire questa tecnologia e spiegare davvero a tutti cos’è realmente. Solo così si può indirizzare al meglio il suo sviluppo”.
Proprio per questa ragione DeepMind dedica grande attenzione anche allo sviluppo etico: “Oggi Deep Mind si sta concentrando molto sullo sviluppo della tecnologia ma non andando alla cieca: c’è un notevole interesse rispetto ai temi etici, agli utilizzi e alla comunicazione, anche con istituzioni e governi. È importante anticipare eventuali utilizzi scorretti e interrogarsi fin da ora su applicazioni e impatti”.

Ma per un’intelligenza artificiale generale la strada è ancora lunga: “Per l’intelligenza artificiale generale siamo ancora a livello di ricerca – spiega-. Molti dei lavori scientifici pubblicati di recente vanno proprio in questa direzione. L’IA è in grado di svolgere sempre più compiti e sta allargando sempre di più le sue capacità, prima limitate ad ambiti molto specifici. È ancora un aspetto su cui si sta lavorando ma la tecnologia sta facendo passi da gigante e tra non molto vedremo i primi risultati anche qui”.

La redazione
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