Future Society

Il futuro è sempre con noi: rendere ogni giorno Capodanno

1 January 2018 | Scritto da Cristina Pozzi

Anche quest’anno per il Capodanno abbiamo avuto occasione di fermarci a pensare all’anno trascorso, agli obiettivi raggiunti e ai nostri fallimenti: un momento importante di riflessione che periodicamente ci permette di confrontare il passato, il presente e il futuro, osservando il tempo che trascorre e le azioni che abbiamo intrapreso.
È un momento magico, dove per qualche giorno tutto è possibile, tutto potrà migliorare e gli errori si potranno rimediare nei prossimi 12 mesi.
Un momento dove possiamo segnare un passaggio e cancellare le cose negative per fare spazio alle novità e alla speranza.
Da secoli, le civiltà umane, usano festeggiare questo passaggio, in modi diversi ma esprimendo la stessa necessità di fissare un momento di passaggio e di progettare il futuro.

Il pensiero sul futuro

Il futuro è sempre con noi: non si tratta di qualcosa che affrontiamo solo una volta l’anno in occasione di un nuovo inizio, ma di qualche che ci accompagna costantemente: ma lo facciamo in modo irrazionale e con orizzonti temporali che sono spesso troppo corti per permetterci di progettare al meglio il nostro futuro, quello della nostra famiglia o del nostro lavoro.

Allenarsi al pensiero sul futuro come disciplina significa, in un certo senso, vivere costantemente a capodanno: mettere in discussione le azioni passate, osservare il presente e progettare le azioni da intraprendere sulla base del contesto che immaginiamo si possa realizzare nel futuro, con creatività, un briciolo di ottimismo e razionalità.

Abraham Lincoln ha detto in una frase divenuta famosa: “The best way to predict the future
is to create it”,
il modo migliore di predire il futuro è crearlo.

In questa frase sono racchiusi alcuni concetti chiave riguardo al pensiero sul futuro:

  • Predire il futuro è difficile, ma c’è la possibilità di influenzarlo.
  • Per influenzare il futuro bisogna agire in prima persona. Questo ci permette anche di anticipare il futuro, anziché reagire semplicemente agli accadimenti che occorrono.

Ma prima ancora di agire, è necessario pianificare: per creare un futuro, bisogna prima di tutto immaginarlo.

Il futuro, dunque, è anche il risultato delle nostre previsioni, e un modo per iniziare a influenzarlo positivamente è provare a immaginarlo come lo vorremmo. Questo è il primo passo per realizzarlo.”, come scritto nel libro 2050. Guida (fu)turistica per viaggiatori nel tempo. Che sia questo il proposito per il nuovo anno: pensiamo e immaginiamo il futuro e prepariamoci a creare il migliore dei futuri possibili, per il 2018 e tutti gli anni a venire, per noi stessi e per tutti gli esseri umani.

Impactscool

2050. Guida (fu)turistica per viaggiatori nel tempo.

Cristina Pozzi
Cristina Pozzi

Contributor

Cristina Pozzi si definisce una Future Maker, un’attivista che mira alla divulgazione del futuro e della riflessione etica sulle nuove tecnologie emergenti. È Co-fondatrice e Amministratore Delegato di Impactscool.

leggi tutto