Scienza e Medicina

CRISPR: manipolazione genetica estrema o risposta a malattie incurabili?

31 January 2019 | Scritto da Andrea Geremicca

Il genetista cinese He Jiankui allontanato dalla sua Università, ma l’urgenza etica rimane e il quadro internazionale è ancora incerto

Le indagini condotte dalle autorità cinesi hanno dichiarato che He Jiankui, lo scienziato cinese che ha usato CRISPR-Cas9 per modificare il DNA degli embrioni di due gemelle per bloccarlo lo sviluppo del virus dell’HIV, nel suo controverso esperimento ha violato le normative etiche nazionali. Questo è quanto emerge da una nota della Southern University of Science and Technology di Shenzhen.

Alcuni scienziati hanno accolto in maniera positiva la notizia dell’allontanamento dello scienziato dall’Università, reo secondo loro di aver infranto un importante codice etico e deontologico, molti altri, pur non esprimendo un’opinione decisa sulla questione, iniziano a temere che questo caso possa essere un freno internazionale al possibile sviluppo di una tecnologia che potrebbe cambiare in meglio la vita di moltissime persone.

Circa un anno fa, in un articolo per Impactscool raccontavo di questa potentissima tecnologia che stava riscrivendo le regole della genetica a una velocità mai vista prima. A chiusura dell’articolo ponevo l’accento su una questione etica molto importante: utilizzeremo questa tecnologia per combattere malattie a oggi mortali o ci trasformeremo in designer di esseri umani? A quanto pare stiamo facendo entrambi, Gattaca è sempre più vicino.

Il caso cinese è sicuramente stato eclatante e ha portato alla ribalta questioni etiche molto urgenti e importanti su CRISPR CAS-9, ma non è il solo caso a destare preoccupazioni.

In alcune nazioni stanno nascendo delle vere e proprie agenzie creative di esseri umani, cliniche della manipolazione genetica estrema, l’ultima frontiera della alterazione del DNA per genitori del ventunesimo secolo.

Una di queste “fabbriche di essere umani” sembra essere il Fertility Institute, con sedi in India, Messico e Stati Uniti. Nel 2016 questo istituto finì sotto i riflettori per un documentario girato da VICE che testimoniava come, in questa clinica, il Dr. Steinberg e il suo team, offrissero ai loro pazienti, grazie alla tecnologia CRISPR, la possibilità di scegliere il sesso del loro futuro figlio. Secondo il sito web di The Fertility Institutes, l’operazione di modifica del genoma per selezione il sesso desiderato avrebbe avuto (e ha tutt’ora) una possibilità di successo pari al 99,9%, con un costo iniziale di $16,390, esclusa la tassa per la fecondazione in vitro.

Oggi questo istituto offre, oltre alla possibilità di effettuare test del Dna per scoprire eventuali patologie genetiche, la possibilità per i genitori di scegliere il colore degli occhi del futuro figlio.

In molti hanno iniziato a chiedersi, compreso il sottoscritto, se vi sia un limite etico a queste intense modificazioni genetiche, quali siano le organizzazioni, associazioni o individui che stiano effettivamente giudicando queste pratiche a livello globale con l’obiettivo di regolamentarle.

Navigando in rete ho trovato un report di qualche mese fa della Nuffield Council on Bioethics (NCB), un’organizzazione indipendente con sede nel Regno Unito che analizza e studia questioni etiche in biologia e medicina.

La NCB ha pubblicato un rapporto (che trovate a questo link) incentrato sulla manipolazione e la riproduzione del genoma umano.

Secondo il rapporto, la modifica di embrioni umani, che siano essi spermatozoi o ovociti è “moralmente ed eticamente ammissibile” purché tale manipolazione non comprometta il benessere della futura persona (quella che nascerà dall’embrione modificato) o “non porti a discriminazione e ulteriore uniformità dalla società in cui viviamo.

Il rapporto della NBC, per quanto ho avuto modo di leggere, non suggerisce chiaramente che dovremmo modificare il genoma degli embrioni solo per motivi medici, il che significa che tutto quello di cui abbiamo parlato non è in nessun modo proibito o sconsigliato. Tuttavia, quello che questo rapporto consiglia è di iniziare a discutere queste possibilità frenando le sperimentazioni scientifiche bizzarre, pericolose e non autorizzate.

Nonostante la NCB non abbia nessun potere decisionale e non sia un organo deputato a liberalizzare o meno alcune pratiche scientifiche, la BBC in alcuni articoli ha fatto più volte riferimento a questa organizzazione come molto influente a livello mondiale.

Ricercando informazioni e opinioni su quanto accaduto in Cina, risulta evidente che nonostante ci siano sempre più organizzazioni che si occupino delle questioni etiche legate alla sperimentazione genetica, lo sviluppo tecnologico ha una velocità esponenziale rispetto a quella con cui esso stesso viene regolamentato. Un esempio chiaro ci viene proprio da questo caso in Cina: i criteri del rapporto del 2017 della National Academy of Medicine suggeriscono che qualsiasi modifica della linea germinale può essere eseguita solo in “assenza di alternative valide” e per affrontare una “malattia grave”. He Jiankui, lo scienziato cinese che ha usato CRISPR-Cas9 per modificare il DNA degli embrioni per salvarle dall’HIV, ha affermato di aver soddisfatto tutti questi criteri e che la sua espulsione è totalmente ingiusta.

In definitiva, un uso illecito della tecnologia CRISPR non deve oscurare più del dovuto la sua percezione pubblica. CRISPR ha un immenso potenziale per rivoluzionare il campo medico e può fornire terapie a centinaia di malattie che al momento non hanno una cura. Non dobbiamo permettere che l’editing genetico venga respinto a causa di abusi o violazioni etiche, ma abbiamo l’obbligo di comprendere le sue potenzialità e intervenire in maniera chiara, precisa ed eticamente corretta.

Andrea Geremicca
Andrea Geremicca

Contributor

Dal 2014 fa parte dell’Organizing team del TEDx Roma ed è visiting professor e Mentor presso la John Cabot University. Andrea studia e racconta nei suoi articoli gli impatti delle tecnologie esponenziali sulla nostra società.

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